Torna ‘Maschiacci’, il podcast di Francesca Michielin, che si pone un nuovo quesito: per cosa lottano le persone discriminate oggi?

Dopo il grande successo della prima stagione di MASCHIACCI – Per cosa lottano le donne oggi?, Francesca Michielin inaugura le nuove puntate del podcast. Il progetto, ideato e condotto dalla cantautrice, in ogni episodio intervista donne e uomini con punti di vista differenti. Ogni martedì, nel corso di 12 puntate realizzate in esclusiva per Spotify, Francesca affronterà temi di estrema attualità. Tutti all’insegna del dialogo, libero e aperto, assieme alle voci eccezionali degli ospiti che la accompagneranno.

Maschiacci si focalizza, anche in questa seconda stagione, sul linguaggio. Senza l’utilizzo di immagini, il podcast vuole combattere patriarcato e maschilismo, riflettendo sulla potenza e sul peso delle parole. Le nuove puntate partono dunque dal quesito della prima stagione Per cosa lottano le donne oggi? e lo estendono a una dimensione più ampia e inclusiva. La domanda ora è Per cosa lottano le persone discriminate oggi?. Oggetto dei dibattiti non saranno dunque solo le donne, ma tutte le persone appartenenti alla comunità LGBTQI+, afrodiscendenti, con disabilità, e tutti coloro che devono combattere quotidianamente con qualsiasi tipo di discriminazione.

Maschiacci

Maschiacci, nella prima puntata ospite Alessandro Zan

Gli ospiti della seconda stagione sono donne e uomini che lottano in prima linea per difendere i diritti di minoranze e categorie discriminate. Apripista d’eccezione nella prima puntata è Alessandro Zan, politico e attivista che da anni porta avanti la sua battaglia a favore dei membri della comunità LGBTQI+ con attività come la promozione e l’ottenimento del primo registro anagrafico italiano delle coppie di fatto esteso anche alle coppie omosessuali, o l’ideazione del DDL Zan per l’inasprimento delle pene contro crimini e discriminazioni nei confronti di omosessuali, transessuali, donne e disabili.

Partendo dal ricordo del momento in cui i parlamentari hanno applaudito al blocco del DDL in Senato, Alessandro e Francesca riflettono sull’accaduto. E su ciò che da quel momento in poi si è attivato all’interno della società.

«I diritti non sono una coperta corta, ma approvare i diritti per tutte e tutti rende più giusta e più equa la società. I politici che applaudivano rappresentavano proprio il patriarcato che scricchiola: le persone sono più consapevoli dei loro diritti, anche se abbiamo perso il primo round, la vittoria è solo rimandata», spiega Zan. E trova la piena approvazione da parte della cantautrice che, a sostegno della legge, ribadisce un concetto fondamentale condiviso da entrambi: «Estendere la libertà di qualcuno non vuol dire privarla a qualcun altro».

La puntata si conclude con la domanda di rito all’ospite: Tu per cosa lotti oggi?. «Lotto nel mio piccolo per migliorare la vita delle persone, soprattutto delle nuove generazioni. – risponde Alessandro – Ampliare e rafforzare la sfera dei diritti di tutti è importante per tutta la società. Un paese che fa questo è un paese più equo».

Foto: Andrea Bianchera