De Pas, D’Urbino, Lomazzi: al CASVA il design che ha cambiato il modo di abitare

Milano rende omaggio a tre figure chiave del design italiano del Novecento con la mostra De Pas, D’Urbino, Lomazzi. Fantasticamente effervescenti, aperta fino al 12 aprile 2026 al CASVA – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive. L’esposizione, a ingresso gratuito, è dedicata a Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi, fondatori nel 1966 dello studio DDL e autori di alcune delle icone più riconoscibili del design italiano nel mondo.

Una mostra che non si limita a celebrare oggetti entrati nell’immaginario collettivo ma indaga il terreno culturale e progettuale da cui quelle forme sono nate. Con l’obiettivo di mettere in luce la carica sperimentale e visionaria del trio, che coniuga rigore architettonico, spirito ludico e una costante riflessione sul modo di abitare.

Foto da Ufficio Stampa

«De Pas, D’Urbino e Lomazzi hanno saputo interpretare Milano come laboratorio di sperimentazione culturale», sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi. In questo senso, dunque, «l’apertura della prima mostra nella nuova sede al QT8 conferma il ruolo fondamentale dell’istituto nella valorizzazione degli archivi e della cultura del progetto».

Curata da Maria Teresa Feraboli, con allestimento di Andrea Gianni, Fantasticamente effervescenti vuole ricostruire il clima di ricerca che ha attraversato l’intero lavoro dello studio DDL. Prima ancora di costituirsi come gruppo, De Pas, D’Urbino e Lomazzi avevano infatti avviato una critica radicale alle tipologie abitative tradizionali. Da, quindi, la proposta di un’idea di casa libera dalla rigidità delle stanze e capace di adattarsi ai mutamenti della vita contemporanea.

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I progetti presentati raccontano proprio questa tensione costante tra concretezza e visione. Dalle case di vacanza – come Villa Panceri all’Isola d’Elba – agli interventi residenziali a Milano, fino alle sperimentazioni più audaci. È il caso, per esempio, delle cupole pneumatiche e del progetto per l’ipercubo abitativo per 1.500 persone.

Casa Lomazzi S. Mamete – Foto M. Piazza da Ufficio Stampa
Casa E. Zanotta, Foto Gionata Xerra da Ufficio Stampa

Dietro le icone del design che hanno segnato un’epoca emerge così una riflessione più ampia sull’abitare, radicata nella formazione architettonica dei tre progettisti. Gli oggetti informali e giocosi ideati dallo studio DDL diventano strumenti per restituire libertà a chi vive la casa, invitando a un uso creativo e non convenzionale dello spazio. Senza mai perdere di vista l’idea che l’architettura resti il cuore dell’esperienza abitativa.

Immagini da Ufficio Stampa