‘Fantastica’: alla Quadriennale d’arte 2025 l’Italia attraverso l’immaginazione contemporanea

Dall’11 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita Fantastica, la 18ª Quadriennale d’arte, la più importante esposizione periodica dedicata all’arte italiana contemporanea. A curarla sono sei figure di rilievo della scena artistica nazionale e internazionale che hanno selezionato cinquantaquattro artiste e artisti, nati tra gli anni Sessanta e la fine dei Novanta. Per un totale di 187 opere in oltre 2.000 metri quadrati espositivi, con una significativa presenza di produzioni site-specific.

Ogni curatore, dunque, offre uno specifico percorso tematico che si intreccia con gli altri dando vita a un allestimento unitario e immersivo progettato da BRH+ / Barbara Brondi & Marco Rainò. La sensazione è che spazi e velari si alternino in continuità più separare le sezioni.

Fotografia Agostino Osio_Alto Piano

I curatori

Luca Massimo Barbero apre con La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare: l’autoritratto, un’indagine sul tema del sé, dove lo specchio non è più riflesso narcisistico ma soglia simbolica, eco dell’Orfeo di Cocteau. Francesco Bonami firma, invece, Memoria piena. Una stanza solo per sé, riflessione sull’autonomia dell’artista contemporaneo, libero da etichette e appartenenze. Il titolo, ispirato a Virginia Woolf, diventa metafora di indipendenza creativa e forma allestitiva.

In Il tempo delle immagini. Immagini fuori controllo?, Emanuela Mazzonis di Pralafera esplora la fotografia come linguaggio rivelatore più che rappresentativo, specchio instabile del reale e delle sue metamorfosi. E si prosegue con Francesco Stocchi e la sua sezione volutamente senza titolo. La suggestione è restituisce centralità all’artista come architetto dello spazio e autore del proprio contesto, celebrando la libertà del gesto creativo.

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Infine, Alessandra Troncone propone Il corpo incompiuto, riflessione sul corpo umano e non umano nelle sue narrazioni contemporanee, tra mito, scienza e metamorfosi sociali. Il percorso è arricchito da un programma di performance che trasforma la mostra in un organismo vivo, dove corpo, opera e spazio entrano in relazione diretta con il pubblico.

In controcanto: un ritorno alle origini con I giovani e i maestri

Al primo piano del Palazzo delle Esposizioni, in parallelo alla mostra principale, si svolge I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935. curata da Walter Guadagnini in collaborazione con l’Archivio Biblioteca della Quadriennale, la mostra rievoca la storica II Quadriennale del 1935, una delle rassegne più significative del Novecento.

Entrambi i progetti espositivi sono accompagnati da cataloghi editi da Marsilio Arte. Il volume Fantastica. 18ª Quadriennale d’arte raccoglie saggi critici dei curatori e schede delle opere a cura di Giorgia Achilarre, Giulia Gaibisso e Gianpaolo Cacciottolo. Il catalogo di I giovani e i maestri include testi di Walter Guadagnini, Assunta Porciani, Ernesto Galli della Loggia, Raffaele Bedarida, Sofia Silva, con schede di Virginia Magnaghi e Chiara Perin.

Fotografia Agostino Osio_Alto Piano
Fotografia Agostino Osio_Alto Piano

L’identità visiva, firmata dallo Studio Sonnoli (Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi), si ispira all’immaginario surrealista e ruota attorno a una grande “F” simbolo di Fantastica — tra sogno e visione, materia e immaginazione.

Promossa dalla Fondazione La Quadriennale di Roma con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma, e realizzata in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, la mostra si propone come un grande racconto corale dell’arte italiana dei primi venticinque anni del XXI secolo.

Fotografie Agostino Osio_Alto Piano da Ufficio Stampa