Nuova mostra in programma presso il Museo della Fanteria dell’Esercito Italiano che – dal 4 ottobre al 25 gennaio prossimi – ospita Picasso – Il linguaggio delle idee. L’esposizione è curata da Joan Abelló, Marco Ancora e Carlota Muiños, e presenta 107 opere grafiche, ceramiche e fotografie che tracciano l’evoluzione di Pablo Picasso (1881-1973). Dal fermento giovanile a Málaga alla maturità sulla Costa Azzurra.
Il percorso offre un viaggio nel prolifico universo dell’artista, tra amicizie femminili, tecniche innovative e collaborazioni teatrali. In particolare, la sezione Picasso, gli amici, le donne esplora i rapporti con figure chiave. Tra queste, spiccano Olga Khokhlova, Dora Maar e Jacqueline Roque, protagoniste di ritratti che segnano i periodi stilistici di Picasso. Le opere qui esposte rivelano dunque quanto le relazioni abbiano influenzato la sua creatività, trasformando l’amore in un linguaggio visivo potente.
I linoleum, una nuova scoperta evidenzia, invece, l’innovazione incisoria di Picasso, iniziata nel 1951 a Vallauris, con stampe che evolvono una tecnica umile in espressione artistica rivoluzionaria. Una sezione specifica è, poi, dedicata all’influenza dei Balletti Russi dal 1917, dimostrata dai disegni per il balletto Le Tricorne che uniscono arte e movimento. Esposti in Italia per la prima volta, questi lavori confermano l’eclettismo di Picasso nel fondere pittura, grafica e design scenico, sfidando i confini tra discipline.
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L’allestimento prosegue con Ultimo periodo: Côte d’Azur, foto e mostre dedicato agli anni francesi con scatti di Edward Quinn e André Villers, testimoni della quotidianità di Picasso fino al 1973. Carnet de A Coruña, 1895 presenta una copia anastatica del carnet giovanile del 1894-1895 dal Museo Picasso de La Coruña. E, infine, Arti minori e sperimentazioni conclude con ceramiche degli anni ’50 dal laboratorio Madoura di Vallauris, dove Picasso fuse pittura e scultura in oggetti quotidiani elevati a arte.
L’esposizione vanta il patrocinio della Regione Lazio, Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, Ambasciata di Spagna, Instituto Cervantes Roma e CIU Unionquadri.
Locandina da Ufficio Stampa