Dal 3 al 14 luglio 2025, una mostra alla Rocca Paolina di Perugia esplora l’arte grottesca e lirica di Ventura con oltre 30 opere.
Giovedì 3 luglio 2025, la Sala dei Cannoni della Rocca Paolina a Perugia ospita l’inaugurazione di Prima che faccia buio, una mostra dedicata all’artista Domenico Ventura (1942-2021), curata da Raffaele Quattrone. Promossa con il patrocinio del Comune di Perugia, l’esposizione presenta oltre 30 opere che intrecciano pittura grottesca, onirica e satirica, dialogando con la monumentalità austera della fortezza. Visitabile fino al 14 luglio, con ingresso libero, l’evento celebra la complessità di Ventura, figura appartata ma radicale della pittura italiana, formatosi in parte in Umbria.
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La mostra immerge, infatti, il visitatore in un universo sospeso, dove il reale si trasforma in maschera e metafora. Le tele di Ventura, dense di simboli popolari e suggestioni felliniane, presentano volti esasperati, corpi dissonanti e oggetti simbolici, evocando un’umanità stralunata.
Il titolo richiama una soglia emotiva: il momento in cui la luce cede all’ombra, un confine tra veglia e sogno che riflette la poetica dell’artista. Le opere, tutte dello stesso formato, creano una sequenza visiva quasi cinematografica, come fotogrammi di un film mai girato. Per invitare a percorrere un paesaggio interiore di smarrimenti e meraviglia.

Il dialogo con la Rocca Paolina, simbolo papale e spazio di memoria, amplifica questa tensione. Ventura, segnato dalla sua formazione tra Assisi e l’Accademia di Napoli, intreccia fascinazione e dissenso verso la Chiesa, un tema che emerge anche nei suoi quadri. L’allestimento, curato da Quattrone, alterna densità e contemplazione, trasformando la sala in un set disabitato dove le tele appaiono come apparizioni inquiete.
Nelle opere di Ventura si percepiscono echi di David Lynch, con la sua inquietudine notturna, della malinconia poetica di Lucio Dalla e della leggerezza enigmatica di Italo Calvino. Tuttavia, l’artista resta unico, fedele a una pittura che critica e incanta, disturbando e seducendo. Nato ad Altamura nel 1942, Ventura si forma tra Assisi, Bari e Napoli, debuttando nel 1965 con la collettiva Del Pendio. Il suo stile visionario si consolida negli anni ’70, con esposizioni a Roma e Matera, e culmina in eventi come il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2011. Mostre recenti, come Cronaca Vera (2023), confermano la vitalità del suo lascito.


Informazioni utili
Domenico Ventura Prima che faccia buio
Rocca Paolina, Sala dei Cannoni, Piazza Italia, 06121 Perugia
Dal 3 al 14 luglio 2025
Orari: 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:30)
Ingresso libero
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Domenico Ventura, Braccia aperte, 2011, Olio su tela, 60 x 50 cm. Courtesy Archivio Ventura