Dal 2 luglio al 14 settembre 2025, Milano celebra l’artista fiorentino Remo Salvadori tra Palazzo Reale, Museo del Novecento e Chiesa di San Gottardo.

Dal 2 luglio al 14 settembre 2025, Milano si trasforma in un palcoscenico d’arte contemporanea con la mostra diffusa Remo Salvadori, curata da Elena Tettamanti e Antonella Soldaini. Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale ed Eight Art Project, in collaborazione con Museo del Novecento e Veneranda Fabbrica del Duomo, l’evento coinvolge Palazzo Reale (Sala delle Cariatidi fino al 13 luglio, Piano Nobile dal 16 luglio), Museo del Novecento (installazione permanente dal 2 luglio) e Chiesa di San Gottardo in Corte (18 luglio-31 agosto).

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La mostra si apre il 2 luglio con quattro opere site-specific nella Sala del Piccolo Lucernario e nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, anticipate da un’installazione permanente al Museo del Novecento. Dal 16 luglio, poi, il Piano Nobile di Palazzo Reale ospiterà un’antologica visitabile fino al 14 settembre. Mentre dal 18 luglio la Chiesa di San Gottardo in Corte, nel percorso del Museo del Duomo, proporrà un dialogo contemplativo.

Remo Salvadori Milano
Foto da Ufficio Stampa

Nel complesso, le opere, dagli anni ’70 a oggi, si adattano agli spazi, riflettendo il principio di Salvadori: “Non cerco un approdo. Non cerco un’opera che mi rappresenti ma ‘sto’ con lei continuamente. Sono ‘nel momento’ e così tengo acceso ‘il fuoco’”. Questo approccio rompe con le rassegne cronologiche, creando un’esperienza viva, influenzata da visitatori e architettura.

A proposito dell’allestimento, Elena Tettamanti spiega: “Il progetto della mostra è stato concepito ponendo l’attenzione sui nuclei tematici rappresentativi dell’opera di Remo Salvadori. Le opere con cui l’artista esprime il proprio universo – al di fuori di ogni riferimento contingente e temporale – consentono al visitatore di entrare in una relazione speciale con Salvadori. Un invito a diventare figura partecipativa dell’evento, ‘nel momento’ del suo farsi all’interno di uno spazio che è ‘estensione ideale del suo studio’”.

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“Come se ci si trovasse ad attraversare una sequenza di ‘stanze’ che abitano il pensiero dell’artista”, osserva quindi la curatrice Antonella Soldaini. “Il visitatore […] avrà la possibilità di essere coinvolto in un dialogo tra sé e l’altro, in una reciprocità da cui si sviluppa un modo di vedere l’esistente e da cui prendono vita nuovi modi di relazionarsi”.

Opere e spazi: in dialogo unico

Fino al 13 luglio, a Palazzo Reale, la Sala del Piccolo Lucernario ospita:

  • L’osservatore si sposta osservandosi (1982), una struttura in ferro e oro ispirata a scienza e filosofia
  • Figura (1997/2025), un pavimento rettangolare in ferro che invita alla consapevolezza
  • Continuo Infinito Presente (1985/2025), un cerchio di cavi d’acciaio simbolico di energia e tempo.

Nella Sala delle Cariatidi si trovano, invece:

  • Continuo Infinito Presente (1985/2025), un cerchio di cavi d’acciaio simbolico di energia e tempo.
  • No’ si volta chi a stella è fisso (2004/2025), otto parallelepipedi per evocare una stella, a proposito del quale Salvadori che nota: “Il luogo guida l’orientazione. Ho sentito lo spazio come un abito, la sua natura storica mi ha portato a trovare nel suono del titolo un vuoto che si fa stella.”

Al Museo del Novecento:

  • Alveare (1996/2024), una sequenza di bacchette di rame, diventa permanente
  • Nel momento (1974/2025), con fogli di piombo sul lucernario, che collega visivamente Palazzo Reale e il museo: “È ponte fra due luoghi; un desiderio e un invito ad alzare lo sguardo”.
Remo Salvadori Milano
Foto da Ufficio Stampa

Dal 18 luglio, la Chiesa di San Gottardo in Corte ospita:

  • 10 frecce nei colori di minerali (1969-1970), un’installazione del 1970 riproposta per dialogare con l’affresco giottesco
  • Stella (2025), creata per l’occasione, che richiama una dimensione celeste.

Le performance: arte e musica si incontrano

Il progetto si arricchisce con eventi performativi. Il 2 luglio alle 20:30, nella Sala delle Cariatidi, il collettivo Tutto Questo Sentire (Sandro Mussida, Olivia e Rebecca Salvadori, con Coby Sey, Jan Hendrickse e Tom Wheatley) esplorerà il legame tra arte e musica astratta. Il 15 luglio alle 19:30, per il vernissage, Mussida eseguirà una partitura inedita al pianoforte. E ancora, il 9 settembre, nella sala finale di Palazzo Reale, un’altra azione musicale chiuderà la mostra, riflettendo sull’esperienza espositiva.

Il catalogo in cofanetto, edito da Silvana Editoriale, comprende due volumi. Uno con un’intervista alle curatrici e contributi di 34 esperti (filosofi, storici, ermeneuti) su 33 lemmi dell’universo di Salvadori, includendo voci di Germano Celant e Pier Luigi Tazzi. L’altro, un leporello con immagini delle opere e della performance. Questo “cantiere” editoriale riflette l’interazione multidisciplinare cara all’artista.

La mostra si inserisce nell’Olimpiade Culturale Milano Cortina 2026, promuovendo valori educativi e sociali attraverso arte e sport. Salvadori, con la sua ricerca atemporale, invita le nuove generazioni a esplorare coesione e creatività.

Immagini da Ufficio Stampa

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