Per i 25 anni della sua Collezione d’arte contemporanea, la Farnesina porta le sue opere in Europa con una grande mostra itinerante. Prima tappa Berlino.
Fino al 21 luglio 2025, l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino ospita Identità oltre confine, la prima tappa della mostra itinerante della Collezione Farnesina, curata da Benedetta Carpi De Resmini. Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’esposizione celebra i 25 anni della raccolta d’arte italiana, esplorando il dialogo tra essere umano e natura con opere di artiste contemporanee.
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Berlino, crocevia europeo di riconciliazione e innovazione, accoglie Identità oltre confine come sede ideale per riflettere sulle trasformazioni post-Muro. La curatrice Benedetta Carpi De Resmini sottolinea: “Questa mostra intende aprire una visione diversa e sottolineare l’importanza di mettere in discussione la centralità umana. E aprire un dialogo più profondo con il pianeta e altre forme naturali, cercando di spezzare quella relazione basata sul dominio e lo sfruttamento”.
Marco Maria Cerbo, Capo dell’Unità per gli Istituti Italiani di Cultura, afferma: “Identità oltre confine racchiude molti degli elementi essenziali della diplomazia culturale. La circuitazione in luoghi importanti dello scenario internazionale, il valore delle sinergie con i partner del comparto culturale, la promozione all’estero di artisti italiani anche emergenti”. In questo senso, la città tedesca che ospita la prima tappa, con la sua storia di divisioni superate, amplifica questo messaggio.

Il percorso espositivo: tre temi chiave
La mostra, inaugurata il 19 giugno, si articola in tre sezioni – Geografie del distacco, Ecologie instabili e Radici di resistenza – che esplorano identità, crisi ambientali e coesistenza. Geografie del distacco esplora l’impatto della globalizzazione sull’identità e il legame con la natura, con foto di Gea Casolaro, Agnese Purgatorio e Sarah Ciracì, affiancate da opere di Rä di Martino, Marta Roberti e Paola Gandolfi, che ritraggono corpi sospesi tra umano e non umano.
Segue Ecologie instabili che analizza crisi ambientali e disuguaglianze con le visioni di Letizia Battaglia, Silvia Camporesi, Martina della Valle, Elena Mazzi e Laura Pugno, che trasformano paesaggi in spazi di rigenerazione. Infine, Radici di resistenza mette in luce la natura come rifugio femminile, con opere di Carla Accardi, Ketty La Rocca, Maria Lai, Elisa Montessori, Silvia Giambrone, Marinella Senatore, Loredana Di Lillo e Elena Bellantoni, denunciando mercificazione e patriarcato.
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Carpi De Resmini nota: “Le opere presenti in mostra non sono state selezionate in base al genere, bensì individuate a seguito di un’analisi approfondita della Collezione Farnesina, condotta nel quadro della tematica che avevo scelto di affrontare inizialmente. Da tale analisi è emerso come questi argomenti siano affrontati prevalentemente da artiste donne. Il focus nasce dalla consapevolezza del legame profondo e simbolico che storicamente unisce le donne alla natura”.
Le opere site-specific
Il cuore della mostra berlinese risiede negli interventi site-specific. Elena Bellantoni, legata alla città dove ha vissuto e sviluppato ricerche sul corpo e linguaggio, presenta Il Manifesto della Volpe, ispirato al video The Fox and The Wolf: struggle for Power (2014), girato alla Farnesina. Questa poesia visiva trasforma il linguaggio in corpo, proponendo uno spazio di risoluzione dei conflitti, in dialogo con l’identità berlinese.
Martina della Valle invece, residente a Berlino, arricchisce l’esposizione con BLU Under the sun of Onomichi (2009), un’installazione di grandi origami in cianotipia su metallo. Riflettendo sulla fragilità ecosistemica post-bomba atomica, l’opera contrasta imponenza e leggerezza, evocando memoria e rinascita.

E ancora, Tomaso Binga contribuisce con Natura Morta (1978), adattata agli spazi berlinesi. Collegando Monaco di Baviera alla divisione storica, l’opera denuncia potere e contaminazione naturale, fondendo corpo, linguaggio e politica.
Oltre Berlino: un viaggio europeo
Dopo Berlino, Identità oltre confine approderà a Vilnius (19 settembre-26 ottobre 2025), esplorando memoria e nuove identità, e a La Valletta (giugno 2026), affrontando temi migratori e ambientali. Ogni tappa includerà eventi collaterali, conferenze e dialoghi, valorizzando la specificità locale. A Berlino, la mostra si inserisce nel ricco calendario culturale estivo, attirando un pubblico internazionale.
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Laura Pugno, Acting out, 2014. Abrasione su stampa digitale
84 x 64 cm © Laura Pugno. Courtesy l’artista e Galleria Simondi, Collezione Farnesina, Roma