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La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma si prepara ad accogliere – dal 17 giugno al 21 settembre 2025 – Un racconto lungo un viaggio, personale di Andrea Lelario curata da Nicoletta Provenzano. La mostra intreccia disegno, incisione, grafite e fotoincisione ed invita il pubblico a un viaggio poetico e simbolico, esplorando il legame tra inconscio, memoria e immaginazione.

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Lelario utilizza, infatti, il viaggio come dispositivo narrativo per indagare l’anima umana, intrecciando riferimenti junghiani agli archetipi con paesaggi immaginari ispirati al Grand Tour e ai Castelli Romani. Le sue incisioni e fotoincisioni, con segni sottili e ramificati, esplorano l’energia radiante che collega il cosmo all’interiorità. Mentre i treni Frecciarossa – speculari e simbolici – attraversano paesaggi mentali, dilatando tempo e spazio. In un’identità fluttuante, sospesa tra reale e possibile, che diventa metafora del destino e dell’immaginario.

Andrea Lelario, Eva,2015_19, grafite su cartoncino, cm180 x72, particolare, photo Andrea Lelario
Andrea Lelario, Eva, 2015_19, grafite su cartoncino, cm180 x72, particolare / Foto di Andrea Lelario

Arte e psiche

Cuore della mostra sono tre taccuini, veri diari visivi riempiti di disegni a penna che aprono le porte dell’inconscio. Queste minute esplorazioni si confrontano micro e macrocosmo, trasformando la carta in una tela di enigmi e visioni. Proprio i taccuini, del resto, rappresentano lo spazio più intimo dell’artista. Il punto dove il segno disegna il paesaggio dell’anima, un ponte tra coscienza e sogno.

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Due di questi, poi, entreranno a far parte della collezione permanente della Galleria, un riconoscimento del loro valore artistico e culturale. Le opere, con filamenti segnici e linee vibranti, evocano reti neuronali e mappe galattiche, offrendo una narrazione diaristica che cattura l’essenza dell’esistenza.

L’allestimento si dispiega come un’indagine sull’universo interiore, unendo fantasia, realtà e mistero. Le matrici in rame e le grafiti testimoniano un processo creativo che germina simbolicamente, riflettendo l’interazione tra materia e psiche. Aperta dal 17 giugno, l’esposizione si inserisce nel ricco programma estivo della Galleria, rafforzando il suo ruolo di hub per l’arte contemporanea.

Immagini da Ufficio Stampa

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