Siti storici e distretti artistici, ma anche spazi immersivi: l’Arabia Saudita vira sempre più hub di trasformazione creativa.
Negli ultimi anni, l’Arabia Saudita sta riscrivendo il proprio ruolo sulla mappa culturale globale, intrecciando radici millenarie e avanguardie artistiche. In prima linea c’è Diriyah, città della terra e culla dell’identità saudita, oggi Patrimonio UNESCO e centro pulsante di una rinascita culturale che unisce storia e visione. A pochi passi dal sito archeologico, il distretto di JAX a Riad si è trasformato in un laboratorio creativo dove architettura industriale e arte contemporanea si incontrano.
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Nel cuore del quartiere storico di AlBalad (Jeddah) – anch’esso riconosciuto dall’UNESCO – il nuovo museo TeamLab Borderless inaugura una stagione di esperienze immersive, ponendo l’interattività al centro della fruizione artistica. A fare da collante, la Diriyah Foundation, motore culturale del Paese, che con la Biennale delle Arti Islamiche (conclusasi il 25 maggio) racconta l’eredità spirituale e simbolica di un’arte senza confini.
Un itinerario visivo e concettuale che abbraccia il deserto e la luce digitale, la memoria e l’innovazione. Ecco la nostra selezione di luoghi imperdibili in un Paese che oggi più che mai invita il mondo a guardare oltre gli stereotipi.

JAX District
A pochi minuti di macchina da Riad, il distretto di JAX sta guidando la trasformazione di un’area industriale di Diriyah verso lidi più creativi. Qui sono arrivati artisti, gallerie, agenzie. E sorge in quest’area anche il Museo d’Arte Contemporanea SAMOCA, il primo dell’Arabia Saudita. Una sorta di hub guidato dall’arte, dove vengono ospitati eventi (tra questi la Biennale di Arte Contemporanea di Diriyah), concerti, sfilate e tutto ciò che ha a che vedere con la creatività.
Tanti i locali e anche gli spazi creativi, tra cui potrete liberamente girare ammirando esposizioni e gallerie. Una tappa da non perdere. Qui maggiori info.
Diriyah, la città della terra
Luogo di nascita del Regno dell’Arabia Saudita, Diriyah punta alla storia e alla sue meraviglie. Un orgoglio nazionale, come recita giustamente il sito ufficiale: il distretto storico di At-Turaif, in particolare, è stato dichiarato patrimonio UNESCO nel 2010. L’area si erge sopra Wadi Hanifah e l’oasi di Diriyah: costruita in mattoni di fango nel tradizionale stile najdi, la cittadella regale un tempo prosperò come cuore dell’Emirato di Diriyah, il Primo Stato saudita (1727-1818), gettando le basi per la nascita del Regno dell’Arabia Saudita.
È bene sottolineare che a Diriyah è possibile anche cenare, visitare cafè e dedicarsi allo shopping. Un’esperienza completa. Qui per maggiori info.

La Diriyah Foundation
Si è appena conclusa a Jeddah la Bienalla delle Arti Islamiche 2025, organizzata dalla Diriyah Foundation. Come recita il sito ufficiale, la Fondazione è «ispirata dai cambiamenti in atto in Arabia Saudita e dal sito storico di Diriyah» e «svolge un ruolo fondamentale nel coltivare l’espressione creativa e nell’infondere apprezzamento per la cultura, le arti e il loro potenziale trasformativo». Sempre sul sito, trovate tutti gli eventi e i programmi pubblici.
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Il teamLab Borderless
Il teamLab Borderless si trova infine a Jeddah in pieno centro storico, nel quartiere di AlBalad (anche questo sito riconosciuto dall’UNESCO). I lavori di teamLab sono ormai noti per la loro innovazione e incredibile creatività: a Jeddah, il concept è quello di uno spazio senza confini in cui i visitatori possano muoversi liberamente tra le opere d’arte che prendono vita fuoriuscendo dagli schemi (e dall’immobilità). Un luogo tutto da scoprire e in cui perdersi. Qui per maggiori info.