La Pista 500 della Pinacoteca Agnelli a Torino si aggiorna con quattro nuove installazioni site-specific e un ricco programma primaverile.

Quattro installazioni site-specific che integrano il giardino sospeso sul tetto del Lingotto e un ricco programma di eventi in primavera (Sul Tetto del Salone e Cinema sulla Pista 500). E ancora, la proroga della mostra Salvo. Arrivare in tempo fino a domenica 31 agosto 2025 e collaborazioni con MAUTO, Archivissima e Collezione Maramotti. Sono tante le novità che la Pinacoteca Agnelli mette in campo per il 2025, a partire appunto dal rinnovo della iconica Pista 500.

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Ex pista di collaudo FIAT trasformata in giardino sospeso sul tetto del Lingotto, lo spazio accoglie dallo scorso 16 aprile quattro installazioni site-specific. Queste, si aggiungono a opere di artisti come Thomas Bayrle, Monica Bonvicini e Sylvie Fleury. Le nuove creazioni, commissionate dalla Pinacoteca Agnelli, riflettono la missione di inclusività e dialogo con il paesaggio industriale.

Scopriamo quali sono le nuove opere i gli artisti sulla Pista 500:

Allora & Calzadilla, Graft (Phantom Tree), 2025

Situata sulla rampa sud, Graft (Phantom Tree) è un’installazione immersiva di migliaia di fiori in plastica riciclata, ispirati al rohle amarillo, quercia caraibica. Sospesi senza tronco o foglie, i fiori evocano un albero spettrale, riflettendo la perdita di biodiversità dai tempi coloniali ai cambiamenti climatici odierni.

Installation view Allora & Calzadilla, Graft (Phantom Tree), 2025. Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

L’opera, che sembra sbocciare tra le strutture in cemento, crea un contrasto tra la fragilità ecologica e la solidità industriale, invitando a meditare sulle trasformazioni degli ecosistemi globali. Il titolo richiama l’innesto botanico e gli “alberi fantasma”, simboli di deforestazione. Il duo, attivo dal 1995, usa scultura, suono e performance per esplorare ecologia e geopolitica.

Rong Bao, Carnivorous Bloom, 2025

Posizionata lungo la pista, Carnivorous Bloom è una scultura interattiva di petali gonfiabili rosa shocking, che si muovono come un organismo vivo, simile a una pianta carnivora. Supportata da Carl Kostyal e Yuechen Zhou, l’opera vibra e oscilla, invitando i visitatori a sdraiarsi e immergersi in un’esperienza sensoriale che mescola estetica pop, biologia mutante e fantascienza.

Installation view Rong Bao, Carnivorous Bloom, 2025 Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano
Installation view Rong Bao, Carnivorous Bloom, 2025. Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

La sua forma fluida, a metà tra creatura e macchina, sfida le percezioni di natura e artificio, dialogando con l’architettura del Lingotto. Bao, noto per ambienti immersivi, gioca con materiali traslucidi per evocare un mondo ambiguo, tra attrazione e perturbazione.

Francesco Gennari, …Avevo anche 7 stelle in tasca…, 2025

Sulla balaustra della rampa sud, Gennari presenta una scultura in bronzo che riproduce il suo cappotto loden, un elemento ricorrente nella sua poetica. Realizzata dalla Fonderia Artistica Battaglia, l’opera immagina l’artista che, dopo una passeggiata sulla pista, dimentica il cappotto, trasformandolo in un autoritratto per assenza.

Installation view Francesco Gennari, … Avevo anche 7 stelle in tasca…, 2025 Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano
Installation view Francesco Gennari, … Avevo anche 7 stelle in tasca…, 2025. Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

Le “sette stelle in tasca” suggeriscono un demiurgo che progetta universi, con un gesto intimo che umanizza l’architettura geometrica del Lingotto. Gennari, con un’estetica minimale e barocca, usa materiali come bronzo, marmo e vetro per tradurre emozioni quotidiane in riflessioni universali.

Silvia Rosi, Omissions, 2025

Parte di Exposed Torino Foto Festival 2025, Omissions è un’immagine su billboard ispirata a foto di famiglia scattate a Lomé (Togo) negli anni ’60-’70 e in Italia negli ’80. L’artista italo-togolese ritrae due donne con il tabellone del Ludo, gioco indiano del VI secolo, vestite con tessuti wax a scacchiera, simbolo culturale dell’Africa occidentale.

Installation view Silvia Rosi, Omissions, 2025 Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano
Installation view, Silvia Rosi, Omissions, 2025. Pinacoteca Agnelli Torino, 2025. Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

L’opera fonde la fotografia di studio africana, che sfida lo sguardo coloniale, con narrazioni diasporiche, esplorando memoria, identità e omissioni storiche. Il wax, arrivato via rotte coloniali olandesi, sottolinea i legami tra Asia, Europa e Africa.

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Il programma pubblico e le altre proposte 2025

La primavera 2025 segna l’avvio di un calendario pubblico intenso: 

  • Sul Tetto del Salone: per il terzo anno, la collaborazione con il Salone Internazionale del Libro porta eventi letterari sulla Pista 500. 
  • Giri in Auto Storiche: in partnership con il MAUTO, auto d’epoca sfileranno sulla pista, celebrando la storia FIAT. 
  • Presentazioni di Libri: al FIATCafe500 e al bookshop Civita, eventi accompagneranno esposizioni di edizioni d’arte. 
  • Archivissima e Collezione Maramotti: la terza edizione esplora il patrimonio archivistico. 
  • Cinema sulla Pista 500: la seconda edizione delle proiezioni sul tetto torna con un programma di film all’aperto.

Infine, il successo di Salvo. Arrivare in tempo porta alla proroga fino al 31 agosto 2025, con nuove attività e visite guidate. La mostra, che celebra l’artista torinese, si arricchisce di eventi per approfondire la sua poetica, rafforzando il legame con il pubblico.

Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Installation view Allora & Calzadilla, Graft (Phantom Tree), 2025 Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

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