Fino al 29 giugno a Palazzo Cipolla una mostra che racconta non solo Picasso come artista, ma soprattutto l’uomo.

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Dal 27 febbraio al 29 giugno 2025 Palazzo Cipolla a Roma ospita la mostra Picasso lo straniero. Una esposizione che regala una nuova prospettiva sull’artista spagnolo, attraverso oltre 100 opere, documenti e opere inedite, sculture, ceramiche e disegni. L’iniziativa organizzata da Fondazione Roma in collaborazione con Marsilio Arte, vede il supporto di BPER Banca, main sponsor della mostra.

«È stata una grande sfida trovare in pochi mesi tante opere di Picasso. Solitamente una mostra su Picasso non si fa mai in tempi così veloci. Ma questa sfida è anche una fortuna. – racconta Annie Cohen Solal, curatrice della mostra – Qui a Roma raccontiamo due importanti momenti: Picasso nel 1917, quando diventa costumista di teatro, e la sua attività come ceramista dal 1955, riprendendo le sperimentazioni del cubismo di 40 anni prima. Nella nostra ultima sala abbiamo sculture, pitture, tele e ceramiche che sono come un fuoco d’artificio: un vecchio uomo che è libero di esprimersi nel Mediterraneo, dove tutte le culture sono inclusive. Questo mi sembra un messaggio importante anche per noi oggi».

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Picasso lo straniero a Palazzo Cipolla

Da tempo impegnata nel sostegno della cultura, BPER Banca ha deciso di supportare questa iniziativa per il suo valore artistico e sociale, come spiega ai nostri microfoni Serena Morgagni, Responsabile Direzione Communication di BPER Banca. «Il percorso di BPER nell’ambito della cultura e dell’arte è parte della nostra identità. – ci dice – Ogni anno scegliamo partner con cui promuovere iniziative di valore, e sicuramente questa mostra su Picasso è una delle principali. Ci ha colpito particolarmente perché non parla solo dell’artista, ma anche dell’uomo Picasso. Le opere esposte e i documenti della sua vita offrono spunti di riflessione su temi valoriali che sosteniamo, come l’accoglienza, l’inclusione e la ricerca dell’identità».

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Picasso lo straniero è un viaggio alla scoperta del più grande pittore del Novecento e continua ad offrire nuovi spunti di dibattito, come sottolineato da Francesco Parasassi, Presidente di Fondazione Roma. «Abbiamo voluto mantenere vivo questo aspetto attraverso una narrazione poetica della sua vita. – commenta – Arrivato in Francia giovane, nel 1900, è vissuto, ha lavorato ed è morto lì, senza mai ottenere la tanto auspicata cittadinanza francese. La mostra racconta sia l’uomo che l’artista, con opere di grande impatto e alcuni inediti mai esposti prima. Inoltre, ripercorriamo il Picasso romano del 1917, una stagione artistica strabiliante. Le nostre mostre sono sempre al servizio di un progetto sociale, non puramente commerciali. Anche questa esposizione porta un messaggio di inclusione, fratellanza e vicinanza, reso ancora più potente dal valore dell’artista».

L’arte come strumento di inclusione

Una esposizione, quella visibile a Palazzo Cipolla, che offre un’importante riflessione sull’arte come strumento di dialogo e inclusione. «Vorrei che il pubblico si lasciasse trasportare dalle emozioni – racconta la curatrice Annie Cohen Solal – perché c’è sempre molto più di una tela. Picasso è un filosofo, un pittore democratico che parla a tutti».

Foto di Vincio Ferri

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