A Milano due appuntamenti per esplorare il rapporto tra spazio, materia e tecnologia attraverso le opere di Sacha Kanah e Luca Trevisani.
La Fondazione ICA Milano arricchisce la propria programmazione di febbraio 2025 con due nuovi eventi che spaziano tra installazioni immersive e sound performance sperimentali, offrendo al pubblico nuove prospettive sul rapporto tra arte, spazio e tecnologia.
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In particolare, il mese vedrà l’apertura della mostra Grex di Sacha Kanah, a cura di PROGETTO LUDOVICO. E una serata speciale con Luca Trevisani, realizzata in collaborazione con XING, dedicata alla presentazione del suo primo LP e di una performance sonora inedita dal titolo Giungla da schermo / Foresta da tastiera, in cui l’artista “suonerà” i rumori della foresta amazzonica grazie a un dispositivo live text-to-sound.

La mostra di Sacha Kanah
Dal 12 febbraio al 15 marzo 2025, la project room della Fondazione milanese ospita Grex, progetto espositivo dell’artista Sacha Kanah (Milano, 1981). L’installazione indaga il rapporto tra l’opera d’arte e lo spazio, esplorando le tensioni tra materia e forma, vuoti e pieni, interno ed esterno. Al centro del progetto vi è una struttura immersiva composta da cisterne industriali da 1000 litri, recuperate da una tintoria e private di ogni traccia del loro uso precedente.
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L’artista trasforma questi elementi in un corpo vivente nello spazio, suggerendo un dialogo che fa incontrare identità, memoria e trasformazione. La pratica di Sacha Kanah si muove tra concetti filosofici, estetici e culturali, indagando il punto di incontro tra il “selvatico” e il “sintetico”. L’artista utilizza diversi media, tra cui scultura e installazione, per sfidare le convenzioni formali e concettuali dell’arte contemporanea.
La mostra è accompagnata da un testo critico di Rossella Farinotti ed è coordinata da Camilla Previ.

Le altre mostre
Oltre all’installazione di Sacha Kanah, il programma espositivo di Fondazione ICA Milano prosegue con:
- Wooden Travel di Augustas Serapinas – a cura di Chiara Nuzzi, un’indagine sulle tematiche di memoria e collettività attraverso l’architettura vernacolare della Lituania
- Lonely Are All Bridges – Birgit Jürgenssen e Cinzia Ruggeri – con la curatela dell’artista Maurizio Cattelan e della curatrice Marta Papini, un dialogo tra due figure emblematiche dell’arte contemporanea.
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Quasi, 2019, unfired clay, 500 x 500 x 110 cm, shown at Artissima 2019 with Clima