Dal 7 marzo al 17 maggio, la Dep Art Gallery di Milano ospita la mostra ‘Valerio Adami. Ripensando la realtà’, che attraversa quattro decenni di produzione dell’artista.v

Gli spazi milanesi della Dep Art Gallery propongono, dal prossimo 7 marzo, un percorso espositivo che attraversa quattro decenni di produzione di Valerio Adami, mettendo in dialogo scene di viaggio e riflessioni sulla realtà vissuta. La mostra, infatti, presenta una selezione di opere realizzate tra gli Anni ’70 e i primi anni 2000, per offrire una lettura inedita del lavoro di Adami, uno degli artisti italiani più riconosciuti a livello internazionale.

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Tra le opere esposte, spicca Mnemosine machine à écrire et violon (1987), un’imponente tela che incarna il tema della memoria, elemento chiave nella ricerca dell’artista. Ma l’allestimento include anche una sezione speciale realizzata in collaborazione con l’Archivio Valerio Adami, che svela momenti privati della sua vita e la sua passione per il viaggio. Con particolare attenzione al tema delle barche, spesso presente nelle sue opere.

Valerio Adami 1995 Amplesso 146x114 cm acrilico su tela
Valerio Adami 1995 Amplesso 146×114 cm acrilico su tela

Il curatore Lorenzo Madaro descrive Adami come un artista “colto, ironico, sofisticato”, il cui lavoro “ha ribadito che al centro di tutto il suo interesse visivo c’è ininterrottamente un persistente ripensamento della realtà in tutti i suoi aspetti. Filosofici, culturali, metafisici, ma anche ironici e solo apparentemente banali e quotidiani”.

L’arte di Adami si distingue per il suo disegno netto e marcato, che trova radici nel confronto con la Pop Art e il linguaggio del fumetto, evocando rimandi alle opere di Roy Lichtenstein. L’assenza di sfumature e l’uso di campiture piatte e dense rafforzano quindi un’iconografia stratificata, ricca di riferimenti che spaziano dalla mitologia alla vita quotidiana, dall’architettura alla musica.

Valerio Adami: una vita tra arte, viaggi e incontri culturali

Nato a Bologna nel 1935, Valerio Adami si trasferisce a Milano dove studia all’Accademia di Brera con Achille Funi. Dopo una prima esperienza a Parigi, inizia un’intensa attività espositiva che lo porta a viaggiare in tutto il mondo. Da Cuba all’India, dall’Israele all’Argentina.

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Nel 1964 partecipa alla Documenta 3 di Kassel, esperienza che segna una svolta nella sua carriera. Da allora, la sua pittura si afferma con uno stile inconfondibile: linee nere incisive racchiudono forme stilizzate e colori accesi, creando scenari che mescolano realtà e immaginazione.

Nel corso degli anni, Adami ha esposto nei più importanti musei internazionali, tra cui il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il Centre Pompidou e la Biennale di Venezia (1968, 1986). Dopo anni trascorsi tra Parigi e Londra, dal 2023 è tornato a vivere in Italia, nella sua casa-studio a Meina, sul Lago Maggiore.

Dep Art Gallery, Milano
7 marzo – 17 maggio 2025
A cura di Lorenzo Madaro, in collaborazione con Archivio Valerio Adami
Orari: martedì – sabato 10.30 – 19.00 | chiuso domenica e lunedì
Opening: giovedì 6 marzo, ore 18:00

Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Valerio Adami 1987 Mnemosine machine à écrire et violon 225 x 300 cm acrilico su tela

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