Le sette valigie di Rosa Mundi – centro dell’installazione ‘Umanità in viaggio’ – arrivano a Osaka per un giorno.

loading

Rosa Mundi ha portato a Osaka – in Giappone – Umanità in viaggio, corpus di opere dal forte impatto filosofico e concettuale. L’installazione – che esplora il rapporto tra uomo, cosmo e tempo – è stata concepita per un solo giorno (il 30 gennaio). Ha coinvolto il pubblico giapponese con un viaggio tridimensionale nella storia dell’umanità, trasformando la materia in simbolo attraverso sette valigie evocative.

L’articolo continua più sotto

La nostra newsletter bisettimanale dedicata al mondo dell’arte e della cultura

LEGGI ANCHE: Rosa Mundi: ‘Il Giardino delle Vergini’ è un viaggio fra arte, sperimentazione e musica

Organizzata dal Consolato italiano con il Console Marco Prencipe e curata dal Dr. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, all’interno del prestigioso Conrad Osaka, Umanità in viaggio è, infatti, un viaggio tridimensionale nella storia dell’umanità. Un percorso attraverso la materia, il tempo e le culture. Ogni opera racconta la trasformazione della sostanza in simbolo, nobilitando materiali come il marmo, reso dall’artista mobile e fluido, plastiche marine e vetri riciclati.

Situato nel cuore pulsante di Nakanoshima, epicentro culturale ed economico della città, il Conrad Osaka – noto in tutto il paese per aver ospitato artisti del calibro di Boccioni e Raffaello – è tornato così per un giorno ad accogliere l’arte italiana con l’installazione di un’artista contemporanea.

Umanità in viaggio di Rosa Mundi: le sette valigie

Le sette valigie sono poi un viaggio nella storia dell’umanità e del genio italiano. Ominide è una valigia in marmo nero con fossili che celebra l’armonia originaria dell’uomo con l’universo. Homo Sapiens è la rappresentazione dell’uomo che scopre il fuoco e dà avvio alla sua necessaria relazione con la tecnologia. L’omaggio a Leonardo da Vinci, al Rinascimento e all’umanesimo italiano arriva con Homo Vitruviano. Questa valigia rappresenta il periodo in cui il corpo umano era ancora la misura dell’universo. Homo Gutenberg è invece il racconto della rivoluzione della stampa che ha democratizzato il sapere. Questo rende omaggio a Venezia come capitale editoriale.

La scoperta dell’elettricità e alle sue applicazioni, da Alessandro Volta in poi, viene omaggiata con Homo Electricus. Homo Ubiquity rappresenta una riflessione sull’era delle telecomunicazioni, da Meucci a Marconi. Inoltre, volge uno sguardo alle eccellenze italiane nel campo dell’innovazione. Homo Digital racchiude il racconto della moltiplicazione dell’identità umana nell’era del cyberspazio e dell’intelligenza artificiale. Pinocchio 2000: A.I. reinterpreta l’emblematico burattino di Collodi come simbolo dell’intelligenza artificiale. La lotta tra la verità e la menzogna si trasforma nell’era delle macchine. Il design bifronte e i dettagli matematici sono ispirati al teorema di Bayes.

«È una grande emozione – dichiara l’artista Rosa Mundi – vedere partire sette delle mie valigie da Venezia ad Osaka. Le opere esposte sono un viaggio nella storia dell’uomo ma anche un elogio del genio italiano di tutti i tempi nel campo scientifico, artistico e letterario. Spero di contribuire in piccola parte alla divulgazione della storia della nostra incredibile e meravigliosa Italia. Vorrei narrare al pubblico giapponese alcuni momenti particolarmente cruciali della nostra storia tra le fibre e le trasparenze delle mie opere».

Revenews