Nella luce dei dati, Refik Anadol ridisegna DAG a Gorizia: «L’IA è un nuovo Rinascimento»

Tutto è pronto a Gorizia per l’inaugurazione di DAG – Digital Art Gallery, la nuova galleria d’arte digitale immersiva che trasformerà la Galleria Bombi nel tunnel digitale più grande d’Europa. L’apertura ufficiale è fissata per il 14 dicembre: in quell’occasione sarà anche possibile ammirare l’installazione site-specific Data Tunnel di Refik Anadol, che non ha certo bisogno di presentazioni. Da Palazzo Strozzi a The Sphere a Las Vegas, Anadol è tra i più influenti artisti al mondo nell’ambito della digital art e si è immerso in questo nuovo progetto con incredibile entusiasmo.

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«Sono grato di questa collaborazione. – esordisce l’artista nella conferenza stampa di presentazione di DAG – Ho vissuto esperienze speciali con l’Italia e ho ricevuto sempre risposte fantastiche sulle mie opere. In questo caso, però, vedrete una versione differente del nostro lavoro. Io opero nell’arte pubblica e credo che sia la forma più importante d’arte, perché è per tutti. Per DAG, non solo usa la tecnologia, ma crea connessioni per unire due parti d’Europa, due culture. Il significato, dunque, va oltre la tecnologia stessa». 

Refik Anadol – Foto di Efsun Erkilic

Data Tunnel: l’opera immersiva che Refik Anadol ha creato per Galleria Bombi

Data Tunnel, più nello specifico, sfrutta l’intera estensione del nuovo LEDwall di Galleria Bombi grazie al Large Nature Model: un modello di IA sviluppato dallo studio di Anadol per esplorare il rapporto tra esseri umani, ambiente e tecnologia. Il modello è addestrato su dataset ambientali pubblici — provenienti da istituzioni come la Smithsonian Institution e il Natural History Museum di Londra — che includono immagini, pattern naturali, frammenti di ecosistemi e trasformazioni biologiche.

La scelta di usare esclusivamente dati open source riflette l’attenzione dell’artista per l’etica dei dati, la trasparenza e la responsabilità ambientale: nessun dato personale o proprietario viene utilizzato nella generazione delle opere. La potenza di calcolo del Large Nature Model è fornita da Google Cloud, impegnato a raggiungere emissioni nette zero entro il 2030, e da NVIDIA, i cui algoritmi di reti neurali e strumenti avanzati rendono possibili le rappresentazioni visive di nuova generazione dello studio di Anadol.

«Questo progetto – continua Refik Anadol – tecnologicamente è stato difficilissimo. Sono felice perché usiamo la natura per ricordarci quanto essa stessa sia importante. Usiamo strumenti sostenibili per creare opere speciali per questo tunnel. È una struttura architettonica che usa i pixel per creare nuove sculture. Nella cultura italiana, soprattutto nel Rinascimento, si è esplorato il tema della scultura. Noi lo stiamo innovando, perché i dati e l’IA stanno definendo nuove forme. Data Tunnel è quasi pronto e non vedo l’ora di presentarlo a chi ama la tecnologia e l’uso sostenibile dei dati».

Gorizia e il futuro digitale: cosa rappresenta DAG per Go! 2025

Data Tunnel sarà visitabile per un anno e occuperà 100 metri dei 300 a disposizione, per un totale di 1.000 metri quadrati di superficie digitale. Rappresenta la terza fase del progetto di riqualificazione di Galleria Bombi, come sottolinea Claudio Tognoni, project manager di Go! 2025 & Friends. «DAG – Digital Art Gallery si inserisce all’interno di un contesto storico preciso. – precisa in conferenza – La proprietà della Galleria Bombi, che accoglie la DAG, è del demanio dello Stato in concessione al Comune. Lo scenario è dunque di altissimo profilo. Il progetto di riqualificazione si articola in tre fasi. La prima ha visto protagonista il Comune di Gorizia con indagini preliminari. Le due fasi successive hanno permesso di fare un intervento nella galleria. migliorare la fruibilità ciclopedonale e creare un progetto multimediale». 

«Quando si è deciso di fare una scelta artistica, questa è ricaduta sull’artista più importante della digital art. – continua Tognoni – La ricerca di Refik Anadol spazia tra arte e tecnologia, la sua opera trasforma i dati digitali in luce e suoni, cambia la percezione della realtà in cui si crea l’immersione. È una fusione tra spazi, dati e la percezione che si viene a creare. Data Tunnel contiene però anche il tema della riconciliazione del luogo rispetto al passato e il concetto di frontiera. L’opera riconnette l’uomo alla natura e trasforma un luogo di divisione in un luogo di appartenenza comune».

La rinascita di Galleria Bombi: storia, riqualificazione e identità urbana

Galleria Bombi è – di fatto – uno dei luoghi simbolo di Gorizia: costruita in epoca asburgica e utilizzata come rifugio antiaereo durante la Prima Guerra Mondiale, rappresenta un tratto identitario del tessuto urbano. La sua nuova immagine – superfici metalliche, nuovi impianti audio-video e le predisposizioni multimediali – si integra con la struttura storica senza modificarne l’essenza. Gorizia si riappropria quindi di uno dei suoi spazi più iconici, senza dimenticare il passato ma guardando al futuro. Un ponte più che possibile anche per Refik Anadol, nonostante il dibattito pubblico sulla diffusione dell’IA.

«L’arte è fondamentale. – chiosa l’artista – Nella storia dell’umanità, non abbiamo mai visto un cambiamento così grande. L’IA sta trasformando il modo in cui gli esseri umani percepiscono la realtà e la conoscenza. Per la prima volta, c’è una tecnologia che può ricordare e mai dimenticare. È diverso dall’invenzione del libro o rispetto alla Rivoluzione Industriale. Io credo sia un nuovo Rinascimento. Ho visto nascere internet e il web, e credo che sia importante usare la tecnologia per ricordarci molti aspetti di come si fa arte. Io non credo che l’IA ci ruberà il lavoro, credo che il futuro vedrà una collaborazione tra uomo e macchina, 50 e 50. Sono contento di creare una nuova forma di immaginazione per l’umanità».

Orario di apertura:

DICEMBRE 2025 – MAGGIO 2026
Giorni feriali: 10.00 – 16.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00

GIUGNO 2026 – SETTEMBRE 2026
Giorni feriali: 15.00 – 21.00
Sabato, domenica e festivi: 14.00 – 23.00

OTTOBRE 2026 – DICEMBRE 2026
Giorni feriali: 10.00 – 16.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 16.00

Gli accessi alla galleria saranno gestiti da Erpac, ulteriori informazioni verranno fornite nelle prossime settimane.