Dal 27 giugno, Simona Molinari porta in scena “La donna è mobile”, spettacolo che fonde jazz, teatro e riflessioni sull’identità femminile.

ll 27 Giugno debutta a Pisa La donna è mobile, il nuovo spettacolo teatrale di Simona Molinari cantautrice jazz pop tra le più raffinate del panorama italiano. Molinari propone un omaggio teatrale e musicale raffinato e potente alle figura femminile che hanno segnato la storia dell’arte e della cultura, troppo spesso rimaste invisibili o dimenticate.
Scritto insieme a Simona Orlando, La donna è mobile trae ispirazione dalla celebre aria perdiana per costruire un racconto originale e coinvolgente. Attraverso parole e musica, la cantante attraversa le vita e le opere di figure come Nina Simone, Mary Shelley, Natalia Ginzburg, Mercedes Sosa, Dorothy Parker e oltre altre, restituendo loro lo spazio e la voce che meritano.
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«Per me le donne mobili sono quelle ce non sono rientrate nella concezione convenzionale della donna e che, proprio per questo, sono state scomode. Ma la mobilità è libertà» racconta Simona Molinari a Elena Balestri.
Con toni che vanno dall’ironia alla riflessione più intensa, ogni canzone e ogni testo diventano una piccola narrazione un’istantanea di una donna di una artista che ha sfidato il tempo le convenzioni e i pregiudizi. Sul palco con lei una band tutta al femminile composta da Sade Mangiaracina, Chiara Lucchini, Francesca Remigi, Elisabetta Pasquale.
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La donna è mobile: non un semplice spettacolo, ma un manifesto artistico e culturale
«In tanti mi chiedono perché ci siano così poche compositrici o cantautrici – racconta Simona Molinari nell’intervista – Non si può rispondere in un post o in una canzone. Ho scelto di farlo con uno spettacolo»
La voce calda e versatile di Simona Molinari unita alla scelta raffinata dei repertori, accompagna il pubblico in un viaggio emotivo e di consapevolezza. Un femminismo cantato, mai urlato, che punta a stimolare domande e offrire nuove prospettive sul ruolo delle donne nella musica e nella cultura.
«È un percorso anche mio – spiega Simona Molinari – nel tempo sono cambiata anche io, mi sono emancipata e questo spettacolo nasce anche da lì» Un’operazione colta e appassionata che culmina in un messaggio corale:
«Ogni cammino di emancipazione va fatto insieme – dice Molinari – uomini e donne, mano nella mano»
Crediti foto@Ufficio stampa Daniele Mignardi