LA, metropoli della street art, è il cuore pulsane di The Art of Shade di Vonjako. Un ponte tra arte, moda e immaginazione.

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A Roma, presso Noema Gallery, l’artista e fotografo Vonjako espone The Art of Shade, un progetto unico che trasforma la street art in qualcosa di ancora più vivo e tridimensionale. Immaginate di camminare per le strade di Los Angeles, esplorando la parte più segreta della città, e di scovare muri dipinti che vi raccontino storie attraverso murales giganteschi. Volti enigmatici, sguardi che sembrano osservarvi dal cemento… è da qui che prende vita il progetto di Vonjako.

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Un’esperienza immersa nella street art di LA

The Art of Shade di Vonjako (Andrea Giacomini), filmaker e fotografo italiano, nasce nel 2015 quando il suo amico Saturnino gli regala un paio di occhiali da sole, prototipi della linea che stava creando. L’intuizione fu immediata: perché non provare a vestire quei volti dipinti sui muri con gli occhiali, come fossero dei veri modelli?

Il risultato è un’illusione ottica straordinaria, una prospettiva tridimensionale, un incontro tra arte urbana e fotografia che sembra dare vita ai murales di LA.

The Art of Shade: il gioco di parole dietro al nome del progetto

«L’elemento che mi ha affascinato di più erano i ritratti. – ci racconta Vonjako – Ho iniziato a fotografarli, ma cercavo un modo per renderli ancora più iconici». Il nome del progetto poi è un gioco di parole: gli occhiali in inglese si chiamano shades e le opere di street art si trovano spesso in the shade ovvero nell’ombra della città, nei vicoli, nei retrobottega.

The Art of Shade di Vonjako, murale di Starfightera

Un progetto di memoria visiva di un arte effimera

Non un semplice gioco visivo o un esercizio di stile. The Art of Shade è un progetto di memoria, un modo per immortalare la street art in tutta la sua bellezza effimera. Perché l’arte urbana è spesso temporanea. Realizzata in spazi nascosti, a cavallo tra legalità ed illegalità, spesso può essere cancellata, coperta, o magari distrutta in qualsiasi momento.

«L’80% dei murales che ho fotografato non esiste più- ci confessa l’artista – La fotografia è per me come una macchina del tempo capace di catturare un attimo che non tornerà più». Ed ecco che i suoi scatti diventano memoria visiva, un archivio di opere destinate a scomparire.

Un viaggio tra gli stili della street art

The Art of Shade non è solo un progetto di memoria, ma anche un viaggio attraverso i diversi stili della street art. Negli scatti di Andrea Giacomini compaiono artisti storici come Ruben Soto, Never 1957, Starfightera, David Flores, ManOne.

The Art of Shade di Vonjako, murale di Ruben Soto

«Ho conosciuto la maggior parte degli artisti che hanno realizzato i murales che ho fotografato. A volte sono stati loro a contattarmi, dopo aver visto le miei foto su Instagram. C’è stato una sorta di passaparola. Si chiedevano chi fosse questo fotografo un po’ pazzo e creativo che ritraeva la loro arte in questo modo nuovo?». Un’attenzione molto apprezzata che ha portata alla creazione anche di alcuni documentari, «su alcuni di loro ho realizzato dei documentari, raccontando la loro arte e da dove vengono».

Un lavoro che dimostra come la fotografia non sia solo documentazione, ma possa essere un ponte tra arte, moda e immaginazione. A credere in questo progetto è anche Maria Cristina de Zuccato direttrice di Noema Gallery, galleria nata con l’intento di far conoscere e promuovere la fotografia contemporanea d’autore e renderla accessibile ad un pubblico più vasto.

L’incontro con l’arte di Vonjako avviene nel 2017 e da allora il legame è andato consolidandosi, fino ad arrivare alla mostra attuale, dove The Art of Shade continua a stupire e affascinare.

Foto: per gentile concessione dell’artista

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