Nek: «Ho bisogno di esprimermi non solo attraverso la musica»

Sono due i compleanni celebrati da Nek con l’album 5030: 50 anni d’età e 30 anni di carriera. Anni condensati in una tracklist che conta otto grandi successi (riarrangiati per l’occasione) e il nuovo singolo La Teoria del Caos, che appare anche in inglese come ultima traccia (dal titolo Money Honey).

«Penso all’incedere del tempo, implacabile. – ci dice Nek – Avrei preferito che i numeri fossero invertiti. Sono stati 30 anni di duro lavoro, di grandi soddisfazioni per la maggior parte e di sofferenza per altri. Ho fatto viaggi straordinari che mai avrei pensato di fare nella mia vita. Il comune denominatore è che amo fare quello che desidero fare. Ed è la cosa più importante, la ciliegina sulla torta. Filippo, poi, ha compiuto 50 anni. Mi sento un ragazzino però, ho più entusiasmo oggi rispetto ai primi tempi. Mi ritengo una persona fortunata, anche perché cerco sempre di evolvermi e stimolarmi. Non mi accontento e, a maggior ragione, arrivato a quest’età ho bisogno di stimoli nuovi e di esprimermi non solo attraverso la musica. Da ora in poi ci sarà quindi un nuovo modo di immaginarmi negli anni futuri».

Ovviamente, Filippo ama scherzare sull’età e sugli anni di carriera. «Ma quando qualcuno ti dice di essere cresciuto con le tue canzoni – sottolinea – capisco che sono più di semplici canzoni». Sono «passaggi, momenti». Un orgoglio per il cantautore. Proprio in virtù di questa consapevolezza, 5030 contiene la summa della produzione di Nek.

«Non ho messo 30 anni di singoli, per me sarebbe diventato dispersivo. Avrei dovuto iniziare a lavorare tre anni fa per considerare tutto il restyling. Invece volevo anche un po’ per differenziare questo lavoro dai classici best of. Volevo veramente arrivare al sodo della questione e usare pezzi che, in qualche modo, hanno rappresentato momenti importanti della mia vita. Sono andato a ritroso, partendo da La Teoria del Caos. Cronologicamente è un viaggio al contrario. Ci ho messo i pezzi che a mio avviso possono riassumere 30 anni di vita musicale. Ognuno di questi rappresenta un momento importante».

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Cuori in Tempesta, ad esempio, «uscì nel 1994 e fu, per la prima volta nella mia vita professionale, uno dei pezzi più ascoltati dell’anno». Fatti avanti amore rappresenta invece per Nek «uno dei Sanremo più belli», Dimmi cos’è «la prima volta al Festivalbar».

«Ognuno di questi pezzi rappresenta qualcosa di importante e a ognuno di questi pezzi è legato l’inizio di qualcosa di forte», conclude Nek.

Nek e 5030, le collaborazioni e i live

Sono tre le collaborazioni presenti nell’album: in Fatti avanti amore (5030 version) c’è Jovanotti, in Dimmi cos’è (5030 version) c’è Francesco Renga, in Cuori in tempesta (5030 version) c’è Giuliano Sangiorgi.

«Tutti e tre sono grandi amici con cui ho lavorato. Fatti avanti amore lo abbiamo cantato insieme con Jovanotti al Jova Beach Party e a entrambi è piaciuta la versione sul palco. Sono andato a ricercare quella magia e Lorenzo mi ha seguito. La chicca è la parte rap nello special, un regalo di Lorenzo. In un certo senso, Jovanotti ha scelto questo pezzo perché al Jova Beach Party era imprenscindibile. Renga si ricorda perfettamente Dimmi cos’è. Era il periodo in cui stava finendo il suo rapporto con i Timoria e dice che si ricorda in radio che passava in loop quel pezzo. Per Cuori in tempesta fu lo stesso Giuliano a suggerirmi tempo fa questa canzone. Quando aveva poco più di 17 anni la cantava nei festival locali. Ho riarrangiato il pezzo e gliel’ho proposto».

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A proposito di arrangiamenti, Nek ci dice che rituffarsi nelle sonorità anni ’80 «è stato un viaggio stupendo».

«Il rischio più grande era quello di snaturarli, ma quando ho terminato il lavoro mi son detto che mi piacevano. Sono stato attento a non snaturare troppo le mie canzoni. E chi meglio di me le conosce!».

E poi i live. Dopo il concerto all’Arcimboldi di Milano, Nek porterà i festeggiamenti anche nelle città di Bologna, Roma e Torino con 5030 – LIVE. Il 14 gennaio 2023 sarà all’Europauditorium di Bologna, il 16 gennaio 2023 all’Auditorium Parco della Musica di Roma e il 21 gennaio 2023 al Teatro Colosseo di Torino.

«La dimensione del concerto è quella che mi piace di più. – conclude Nek – Al di là del piacere di aver riarrangiato canzoni con un loro tempo, è bello veder cambiare i connotati di un pezzo. Riproporle sul palco è però un cerchio che si chiude. Il concerto ha in sé un’energia folle, un entusiasmo imparagonabile, e lo stanno dimostrando i grandi concerti di questo periodo dopo due anni di Covid. Il concerto è uno di quei momenti in cui non è possibile creare artifizi. Lì vedi quanto è efficace il pezzo o la band».

Foto: Cosimo Buccolieri via P&D