Albe ci racconta il suo omonimo EP d’esordio e la vita dopo ‘Amici’, tra registrazioni in studio e incredulità.

loading

Il 17 giugno esce l’omonimo EP d’esordio di Albe (vero nome Alberto La Malfa), finalista di Amici 21. Un progetto che chiude questo periodo per il cantautore, ritrovatosi spaesato indubbiamente dal post-talent.

LEGGI ANCHE: Alex, il debutto con ‘Non siamo soli’: «Questo EP è la mia vita»

«Questo EP contiene tutti pezzi editi tranne uno. – ci dice Albe – I figli quindi li ho partoriti prima, non escono ora a caso. Più che un figlio, è un quadretto con i nomi delle canzoni che raccoglie il mio percorso iniziale e la mia ingenuità musicale. Non poteva esserci EP migliore, ha il mio nome ed è il primo. Non do importanza al fatto che i pezzi spacchino, non mi interessa. L’importante è che racchiuda me».

L’album conterrà il primo singolo dal sapore estivo Karma e i brani Millevoci (certificato Oro) prodotto da Tom Beaver, Così bello prodotto da Zef/Starchild, Prima di Te e Giravolte, prodotti da Steve Tarta.

«L’EP non ha senso, nessun brano è collegato all’altro. Le canzoni sono nate ingenuamente l’estate scorsa, andavo in studio e le facevo. Ci sta e ci sta anche che il prossimo progetto abbia un bel concept e una bella storia. Che si veda la differenza».

Amici, una scuola di vita

Per Albe Amici ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta. Soprattutto dal punto di vista artistico.

«Ho imparato tantissimo a scrivere ad Amici. Prima andavo di getto senza un filo logico. Ho imparato che posso scrivere anche delle lasagne. Ho imparato ad avere personalità e un filo logico, a capire come spacco nello scrivere. Non sapevo come pormi, ora va molto meglio. So come sono e so che essere me stesso ripaga di più».

«Umanamente», Albe ci confessa infatti aver «imparato ad essere me stesso, senza dover per forza ricercare in altri ciò che volevo fare».

«Prima cercavo di imitare qualcuno, non copiando ma prendendo spunto. Non funzionava mai, usciva anche una cosa carina ma non funzionava».

Per questo, l’artista ringrazia Anna Pettinelli («Ha sempre creduto di me e ha fatto bene perché mi ha fatto capire che aveva ragione»), ma anche i suoi compagni di avventura. Soprattutto Serena.

«I miei compagni mi hanno fatto capire a loro modo i loro pensieri. – dice – Alex è un grande, è un fratello e mi ha insegnato cosa vuol dire essere coerenti e fregarsene di ciò che pensano gli altri. Luca mi ha insegnato a essere più me stesso. Luigi mi ha insegnato la teoria e Serena è stata fondamentale. È una grande anche lei».

«Sto facendo nuovi pezzi per portarmi un po’ avanti. – ci confessa infine Albe – Ti dico che forse uscirà uno dei pezzi più belli che abbia mai fatto. E poi sto vivendo Serena fuori, ed è bellissimo. Sono davvero innamorato perso, sento una genuinità ai massimi livelli, ed è bellissimo».