Natalia Dyer e Charlie Heaton, in conferenza stampa, raccontano ‘Stranger Things 4’ tra horror e sviluppo narrativo.

Stranger Things 4 sta arrivando su Netflix. La nuova stagione – come ormai noto – sarà divisa in due volumi: il primo (Episodi 1-7) sarà disponibile dal 27 maggio, mentre il secondo (Episodi 8 e 9) sarà sulla piattaforma dall’1 luglio. Sarà una stagione fondamentale, perché preparerà la strada per l’atto conclusivo (la quinta stagione sarà l’ultima) iniziando a raccontare la storia sei mesi dopo la battaglia di Starcourt, che ha portato terrore e distruzione a Hawkins.

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«La quarta stagione è molto più scura, fa molta più paura ed è quella più terrificante da quando abbiamo iniziato. – ci dice subito in conferenza stampa Natalia Dyer (Nancy Wheeler) – Quando ho letto il copione ho capito che sarebbe stata intensa. Possiamo aspettarci molto più horror».

«Secondo me è la stagione più sviluppata. – le fa eco Charlie Heaton (Jonathan Byers) – Stiamo arrivando alla fine della serie, quindi cominciamo a capire cosa sta succedendo a Hawkins. Iniziamo a vedere la metodologia di tutti gli avvenimenti, perché dobbiamo spiegare la fine. È una stagione molto più forte. Siamo tutti cresciuti, sia noi che i fan ma anche la trama. Confermo che è molto più scura. La prima stagione era su modello dei Goonies, questa è più Nightmare – Dal profondo della notte».

Stranger Things 4

Stranger Things 4 e le conseguenze della notorietà

Rispetto alla prima stagione, del resto, ne sono cambiate di cose sul set di Stranger Things. La serie si è rivelata un successo, favorendo l’ascesa dei suoi protagonisti ma anche una certa pressione sullo sviluppo narrativo.

«Sicuramente le prospettive sono cresciute e questo è molto più stressante. – dice Charlie – All’inizio è tutto nuovo e fresco. Quando diventa popolare, però, è più difficile da gestire. Penso di poter parlare a nome di tutti i miei colleghi se dico che siamo una famiglia. Dai produttori al regista, passando per il cast e la troupe. In questo senso, la pressione è leggera. Ci divertiamo sul set e questo aiuta sicuramente ad alleggerire».

Un plauso va senza dubbio ai Duffer Brothers, che «lavorano man mano con il cast e sono veramente bravi nella scrittura. – dice Natalia – Questo ci aiuta, ci fa avere fiducia nella storia. Amiamo i personaggi».

Senza contare le difficoltà insite nel dover girare anche in piena pandemia («Per un periodo ci siamo appartati dal mondo. – commenta Natalia – C’erano tanti protocolli da seguire e questo ha reso più difficile le riprese»).

«È una stagione forte, importante. – continua Natalia – Ci sono tante trame che accadono contemporaneamente. È stato un processo difficile che ha preso tutte le nostre energie, perché ci rendevamo conto di ciò che stava accadendo. Il lavoro dei Duffers è stato meraviglioso».

Stranger Things 4

A che punto sono Nancy e Jonathan

«Penso che l’evoluzione di Nancy sia stata divertente. – commenta Natalia – Abbiamo visto come siano cambiati i temi che la preoccupavano, come abbia trovato la sua voce e abbia iniziato a seguire il suo intuito. È stato un cammino interessante da percorrere, abbiamo potuto vedere l’evoluzione in questo personaggio».

Più complicata, per Charlie, l’evoluzione di Jonathan.

«Secondo me si sente diverso nell’ultima stagione. – dice – Gli viene promesso che tutto andrà bene, ma è molto difficile. Si sente rifiutato e cerca di gestire queste emozioni. Ha questo amico che lo aiuta a gestire i suoi problemi, anche con piante medicinali. È stato divertente e interessante interpretare questo nuovo ruolo, mi è piaciuto vedere questo suo nuovo lato. Eduardo Franco, l’attore che interpreta il nuovo amico di Jonathan, ha un’energia fantastica che ha aiutato anche me recitare. Abbiamo improvvisato, giovavamo cercando di far ridere la troupe. Ho imparato tantissimo».

Per quanto riguarda, invece, il rapporto tra Nancy e Jonathan, Natalia sottolinea che con Charlie e lo staff c’è un rapporto «molto collaborativo. Lavoriamo tutti insieme».

Paradossalmente, l’attrice spende più parole nel descrivere il suo rapporto con Robin (interpretata da Maya Hawke).

«I ragazzi sono cresciuti e questo ha portato qualche sfida. – dice Natalia – I personaggi, anche, sono cresciuti e anche lo show. Durante l’adolescenza, aumentano le difficoltà. Nancy e Robin sono personaggi molto diversi tra loro, non c’è dubbio, e per un attore è divertente vedere come interagiscono, com’è la dinamica e come cambia. Possiamo esplorare i diversi aspetti del personaggio. All’inizio non vanno molto d’accordo, sono due donne forti e intelligenti e devono imparare l’una dall’altra. A me piace il loro rapporto, è interessante».

Stranger Things 4

Stranger Things, un puzzle che inizia a prendere forma

Stranger Things è sempre stato un genere a sé stante, ma nell’ultima stagione le sfide – se possibile – aumentano ulteriormente.

«Abbiamo filmato velocemente in diverse location. – ci dice Charlie – È stato sicuramente difficile, una scommessa anche per noi. Cercavamo anche di seguire un po’ la trama, sapevamo che qualcosa doveva accadere. La serie è come un puzzle, bisognava rimetterlo a posto».

«Tutti questi generi con cui giochiamo rendono il set e le riprese divertenti. – aggiunge Natalia – Ridiamo tantissimo e alla fine siamo insieme, passiamo il tempo insieme. Ci aiuta a creare questo legame tra di noi».

Charlie azzarda un paragone con il franchise di Harry Potter («Non voglio dire che Stranger Things sia uguale, parlo di uno sviluppo generale»), perché anche i fan – insieme agli attori – sono cresciuti e maturati.

«Alla fine la cosa più importante della serie sono i personaggi. – conclude – Non possiamo rendere la serie più potente perdendo lo sviluppo dei personaggi. È questo che piace ai telespettatori. I personaggi sono il nucleo dello show».

«Abbiamo lavorato su questi personaggi per tanto tempo e non è la regola. – aggiunge Natalia – Abbiamo visto come sono cresciuti e cambiati e alla fine ci siamo innamorati di loro. Vogliamo prendercene cura».