Si intitola ‘Milord’ il nuovo progetto de L’Elfo, un EP che contiene i sette video-episodi già rilasciati in digitale e su YouTube.

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Si intitola Milord il nuovo progetto de L’Elfo. Un EP che, in realtà, contiene i sette video-episodi già rilasciati in digitale e su YouTube a cadenza bisettimanale: una serie musicale a puntate, racchiusa in un un unico lavoro che esce per Magnitudo (powered by Time Records). Un progetto indubbiamente sui generis, in cui L’Elfo lascia ampiamente spazio alla sperimentazione, scrivendo su basi più melodiche curate sapientemente da Angio e ERRE.

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«Milord è stato sviluppato come se fosse una serie tv. – ci dice subito il rapper – Se vedi i video, sono tutti delle singole puntate. Il tema è sempre l’intimità, il dolore, le relazioni. Ma ogni puntata ha sfumature diverse».

Tutti i videoclip sono stati curati da Graziano Piazza, mentre nel primo episodio – Insonnia – c’è anche il featuring con Giuliana Cascone.

«Sono cosciente del mio potenziale, ma anche dei miei limiti. – ci spiega in proposito L’Elfo – Sapevo che il progetto necessitava di una voce femminile. Giuliana Cascone me l’hanno consigliata Angio e ERRE, così ho sentito un po’ di robe sue. L’ho trovata interessante ed era perfetta per Milord».

L'Elfo Milord

Milord, L’Elfo e la scatola dell’industria musicale odierna

«Ho letto tanti commenti di fan che sono rimasti un po’ scioccati da questo progetto. Credo però che chi mi segue davvero e da tempo, si sia reso conto che questa sperimentazione c’è sempre stata. Con Milord ho semplicemente dedicato un intero progetto alla sperimentazione».

L’Elfo rivendica il suo amore per la sperimentazione, pur ammettendo che un progetto come Milord possa effettivamente risultare spiazzante per la sua fanbase. Eppure – sottolinea – «è stato tutto istintivo».

«Non posso dimenticare che Milord l’ho scritto nell’arco di un mese. – commenta – Angio ed ERRE mi mandavano le basi. Io ero molto motivato e un po’ triste, ma è stato molto stimolante. Ti dico di più. Non era un progetto a cui pensavo di dare questo valore, fosse stato per me l’avrei fatto uscire su Spotify e basta. Sapevo che sarebbe stato di nicchia. Ne ero cosciente».

Il rapper, tuttavia, sottolinea anche il suo diritto all’imprevedibilità. «Quando credi che non posso fare qualcosa – dice – ti tappo la bocca il giorno dopo. Il mio mood è cercare di superare i miei limiti. Anzi, vivo come se non ci fosse un limite».

«Non mi sento parte di questa industria musicale odierna. – continua – Penso si noti dal mio comportamento e da come uso i social. Sto seguendo un percorso tutto mio. Se va di moda Rondo da Sosa, io esco con Milord che è fuori concorso. Faccio quello che mi piace fare, non seguo nessuno schema. Non seguo la moda, la creo».

Milord L'Elfo

Milord, tra riferimenti a Sailor Moon e cupezza

In Milord – titolo che volutamente richiama il gentiluomo più famoso degli anime giapponesi da sempre al fianco di Sailor MoonL’Elfo si immedesima nel personaggio descritto per trattare, attraverso i suoi sette brani, varie sfaccettature dell’amore e delle relazioni.

«Milord gioca, ma in realtà i testi sono super pesanti. – ci dice L’Elfo – La mia scrittura è sempre super strong. Forse l’unico pezzo easy è Uzi, dove ho voluto fare l’americanata con una base alla Blink 182. Sono il solito pazzo bipolare. Mentre usciva Milord ero in studio a registrare cose moderne. Sono molto imprevedibile, non sai mai cosa aspettarti da me».