Dal doppio cd ‘Ingranaggi 2.0’ uscito il 17 dicembre al successo di ‘Gomorra’: la nostra intervista a Ivan Granatino.

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Venerdì 17 dicembre è uscito il doppio disco Ingranaggi 2.0 (Napule Allucca & Believe Distribution) di Ivan Granatino. Un repack che contiene le canzoni più importanti pubblicate negli ultimi anni dall’artista urban campano, il disco Ingranaggi (2017) e sette brani inediti, oltre alla registrazione del suo concerto alla Casa Della Musica nel 2018. Due inediti sono stati utilizzati per la colonna sonora di Gomorra 5, consolidando così la collaborazione già avvenuta per la precedente stagione della serie.

«In questo progetto ci sono tre tracce che ho sincronizzato nella serie Gomorra. – ci racconta Ivan – Tutto Apposto fa parte dell’ultima puntata della quarta stagione. Nell’ottava puntata della quinta stagione troviamo invece Napule Allucca, e nell’ultima puntata nella scena finale sentite L’addore Forte D’o Mare. È un’emozione forte per me. La collaborazione è nata tanti anni fa, i pezzi sono stati scelti dai produttori e a me personalmente è arrivata una mail in cui me lo comunicavano. La musica fa il suo, ma accompagnata da una scena il messaggio arriva di più ed è una cosa bella».

Ivan Granatino, la fine e l’inizio di un percorso

Ingranaggi 2.0 è, in realtà, un vero e proprio raccoglitore della musica e del percorso di Granatino.

«È la fine di un percorso, ma l’inizio di qualcosa di nuovo. – ci spiega l’artista – Rappresenta il mio viaggio nella musica ed è la giusta dissolvenza tra ciò che sono stato e ciò che sarò in futuro. Ci tenevo al doppio cd, e in più c’è il concerto che ho registrato a Napoli nel 2018. Mi serviva a chiudere un percorso. Volevo racchiudere tutto quanto in un solo disco. Perché ora? Viviamo ancora un momento particolare, ma non dobbiamo fermarci e dobbiamo fare musica, perché la musica è speranza».

E, a questo proposito, Ivan presenterà il disco il 17 gennaio al Teatro Augusteo di Napoli.

«Il mio percorso è cambiato tantissimo in 15 anni. Quindici anni fa scrivevo testi più ingenui, ora ho avuto una maturazione artistica»