Mancha: «Influenzato da mondi diversi, ma sono sempre io»

Il suo nome è Mancha, nome d’arte di Leonardo Parmeggiani, e al momento sulle piattaforme streaming a sua firma trovate i singoli Crimine e Solo Quando Voglio. Classe 1999, Mancha cresce in provincia di Bologna e forma la sua cultura musicale con un viaggio a 360 gradi che tocca le pietre miliari di tutti i generi musicali del secolo scorso – jazz, hip hop e soul – coniugandole con le sonorità contemporanee. Suona, produce e canta, in modo delicato ma sempre ben deciso e muscolare. Tra Crimine e Solo Quando Voglio ci sono differenze sonore e stilistiche, a dimostrazione di quanto il progetto di Mancha si preannunci già variegato.

«Nell’album ci saranno tanti pezzi diversi. – ci dice Mancha – Spero che alla fine dell’ascolto si riconosca la mia identità. È un album influenzato da molte cose anche provenienti da mondi diversi, ma cerco sempre di essere io. È il mio obiettivo cercare sempre di dare una nota diversa a quello che faccio. Se prendo una strada e vado a testa bassa rischia di non essere giusta e di annoiare. Cerco di mettere dentro tutto ciò che so fare».

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Solo Quando Voglio, in questo senso «segna proprio il distacco che ogni tanto devo prendermi da chi non voglio avere intorno, dalle loro aspettative, dalla routine o semplicemente perché stare soli è bello. – ci spiega Mancha – Passare del tempo con se stessi è importante, è produttivo, più conosco me stesso, più scavo dentro di me e più roba tiro fuori. La solitudine riesce a farmi elaborare emozioni che altrimenti scarterei».

Solo Quando Voglio è, di fatto, un inno alla solitudine, quella «voluta e che non càpita».

«Il brano è nato musicalmente. Ho un approccio costante nel modo di fare musica e parto principalmente dalla composizione. Poi ci scrivo sopra se mi ha ispirato qualcosa. La musica è nata sul letto col computer e poi l’ho sviluppata e ho scritto il testo».

«Produco, faccio arrangiamenti e ho un mio piccolo home studio dove mi metto a creare» ci spiega ancora Mancha, che valorizza al massimo il lavoro di squadra, anche se solo in una seconda fase. «Il lavoro di post-produzione è più un lavoro di caratterizzazione, durante cui do un sound preciso a quello che faccio».