Si intitola ‘Come un Riccio’ il singolo dell’anti-influencer Godo, che qui ce lo racconta descrivendo la musica come una «bambola voodoo».

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Si intitola Come un Riccio il nuovo singolo di Godo, uscito venerdì 20 novembre. Un brano ricco di autoironia, ma con un intento chiaro e netto: sbandierare ai quattro venti di non seguire le mode per farsene di proprie, nella vita e nella musica. Martino Schembri – in arte Godo – è del resto producer di se stesso (con la sua etichetta indipendente D’Altro Canto) e usa la musica come strumento catartico, il mezzo necessario per comunicare.

«Sono un produttore romano, sono nato e cresciuto a Appio Latino e, nella vita di tutti i giorni, faccio sempre e solo musica. – ci racconta – Ho cominciato come chitarrista, poi è arrivato il canto e tre anni fa ho iniziato a scrivere le mie canzoni».

Studente al Saint Louis College of Music, Godo inizia infatti la sua carriera artistica all’età di 9 anni, partecipando al musical Actor Dei, opera che lo accompagnerà per due anni. All’eta di 13 anni prende parte al coro Sat&b di Maria Grazia Fontana, con il quale vivrà diverse esperienze televisive (Tale e Quale, Domenica In) come cantante e chitarrista.

Il percorso cantautorale inizia nel 2018 con i singoli Fantasia e Non mi va più, inseriti nell’album di debutto autoprodotto Singoli.

Godo: la musica come catarsi

«Il mio primo disco è stato un’ammazzata, ma anche un biglietto da visita. – dice Godo – All’inizio del 2020 ho firmato il mio primo contratto e questo mi sta dando una mano nell’aspetto manageriale». Nel 2019 Godo ha infatti firmato come artista e manager con D’Altro Canto Produzioni e nel 2020 ha iniziato la collaborazione con la label Alfredo Music insieme ad Artist First.

«Sono sempre stato un insicuro, ma con le canzoni ho trovato il modo di comunicare».

«Come un Riccio è una canzone particolare – spiega Godo – Può sembrare buttata lì, con questo mood spensierato e di festa, ma riflettere. All’inizio del brano metto in evidenza i miei difetti, i miei problemi nel relazionarmi con le persone. Alla fine, i difetti diventano la soluzione, perché ti rendono unico e sono la ricetta per essere felici. Per me è la musica è una bambola voodoo, esorcizza i miei problemi».