Venerdì 30 ottobre esce ‘Anima Mundi’, il nuovo album di inediti di Axos. Qui Axos ci racconta la sua genesi e la sua filosofia.

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Venerdì 30 ottobre esce Anima Mundi (Polydor/Universal Music), il nuovo album di Axos.

«Questo disco è stato scritto pensandovi. Capendovi. Amandovi. – ha scritto Axos sui social – Ho voluto unirvi, nelle vostre diversità. Ho voluto capire cosa vi avrebbe fatto bene». L’Anima Mundi attraversa le quattordici tracce del progetto, saltando da un tappeto sonoro all’altro, partendo dalla stessa radice e allungandosi però in ogni anfratto dell’anima, dal più tristie al più solare.

«Volevo fare un disco che unisse, che parlasse dell’energia vitale che ci attraversa e ci accomuna tutti. – ci racconta Axos – All’inizio però non sapevo quale potesse essere la strada migliore per far capire questo concetto. Poi ho iniziato a mettere insieme i pezzi. Ho capito che la semplicità avrebbe vinto in assoluto e che il concetto sarebbe arrivato attraverso l’amore. Anima Mundi è un disco love, che parla dell’amore che ho provato io, anche ma dell’amore come energia. Penso, sia da un punto di vista sonoro che di scrittura, di aver raggiunto il giusto compromesso».

Nell’album ci sono collaborazioni con GhemonRosa Chemical e con il produttore di fama internazionale Kina. I flussi di coscienza si alternano a testi con intenzioni e argomenti ben precisi, dando vita ad un album in cui il tema principale è l’influenza che ognuno di noi ha sull’altro, consapevoli o meno.  

«Nel concetto di Anima Mundi c’è l’energia vitale che attraversa individui differenti tra loro. Così volevo che fosse il disco. C’è una grande anima che accomuna tutte le canzoni con una diversità di suoni incredibile. Io, in fondo, sono pazzo della musica».

Oltre alla presenza di Kina, tra i produttori che hanno lavorato all’album spiccano i nomi di Zef per il brano Io Non Volevo Essere e di Dade per i brani Io, Camden Town e Settimo Cielo.

«Ogni brano di questo progetto ha un suo ruolo. – ci dice Axos – Il ruolo di 50mila baci è quello di canalizzare energia estremamente positiva, anche se è sad. Mi definiscono sad, ma ogni volta porto a delle azioni positive. Credo sia il connubio della vita. Bisogna riuscire ad affrontare la nostalgia sempre con sensazioni positive dentro».