Dopo le critiche, Kesha cambia la cover del singolo ‘Delusional’ e critica l’uso (smodato) dell’IA nel mondo dell’arte.
Il dibattito sul ruolo dell’IA nel mondo dell’arte approda spesso nell’universo musicale, sia in termini di capacità creative che in termini di grafica: lo sa bene Kesha che – lo scorso anno – si era trovata a gestire una marea di critiche per l’uso (apparente) dell’intelligenza artificiale per la copertina del singolo Delusional. A distanza di qualche mese, l’artista non solo ha condiviso la nuova cover del brano, ma si è anche espressa sui social proprio sulla controversia che l’aveva vista protagonista.
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«Nel realizzare la cover del mio singolo Delusional, volevo proprio sottolineare che è DELUSIONAL (delirante, ndr) che il mondo si aspetti dagli artisti che continuino a fare arte mentre sono così sottovalutati. Ho provato a far risonare le mie idee nella forma di una copertina politica. Ho capito che vivere seguendo la mia integrità è però più importante di dimostrare qualcosa».
Quindi – continua – «ho deciso di cambiare la copertina di questa canzone. Ed è una delle mie preferite». Kesha sottolinea poi il lavoro dell’«incredibile team di esseri umani», taggando tutti i suoi collaboratori – dai fotografi ai videomaker – ringraziandoli per averla aiutata ad esprimere il suo «più alto e figo» potenziale.

La riflessione di Kesha si sposta poi proprio sull’IA, che l’artista definisce «un vaso di Pandora che come società abbiamo collettivamente aperto. Credo sia importante mantenere le ramificazioni umane mentre impariamo come usarla, ma come strumento non come rimpiazzo».
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Foto: Shutterstock