Dopo i fasti degli I-Days e di Firenze Rock, i Sum 41 sono tornati in Italia, per l’esattezza al Lorenzini District di Milano. La data è quella del 28 gennaio per un live attesissimo. Prima di Deryck Whibley, Dave Baksh, Tom Thacker, Cone McCaslin e Frank Zummo, l’apertura è stata tutta degli Zebrahead.

L’ultimo album in ordine cronologico della band canadese è Order in Decline, uscito il 19 luglio 2019 (per Hopeless Record). Si tratta del settimo album in studio dei Sum 41 e – come riassunto perfettamente dal titolo – la band lo ha definito l’album «più pesante e aggressivo» della loro carriera.

The Order In Decline World Tour in Europa è iniziato il 14 gennaio ad Anversa e la data milanese è stata l’unica data italiana prevista dalla band. L’inizio del live è dicotomico: si parte infatti con Turning Away (estratto dall’ultimo album) per passare a The Hell Song, tratto dall’album Does This Look Infected? del 2002.

Come facilmente immaginabile, i Sum 41 hanno scelto di dare preponderanza all’ultimo album – Order in Decline – che sul palco ha trovato spazio con sette canzoni in scaletta. Quattro canzoni sono tratte da Chuck (del 2004) e altre quattro da Underclass Hero, del 2007.

L’unica cover in scaletta in tutto il live show è stata We Will Rock You dei Queen presentata nell’encore. Ormai una scelta fissa della band e una performance irrinunciabile.