Fatma Hassona, lo sguardo che resta: dal documentario alla mostra fotografica

Un film, una mostra, una testimonianza che sopravvive alla sua stessa autrice. PUT YOUR SOUL ON YOUR HAND AND WALK – Prendi in mano l’anima e cammina, nuovo documentario di Sepideh Farsi, arriva nelle sale italiane il 27 novembre con Wanted Cinema, accompagnato da un progetto espositivo che porta per la prima volta al pubblico una serie di fotografie inedite di Fatma Hassona, la giovane fotoreporter palestinese al centro del film.

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La mostra: l’eredità visiva di una reporter che ha trasformato il rischio in sguardo

Gli scatti – realizzati da Fatma a Gaza durante la primavera e l’estate del 2024 – sono immagini che lei stessa aveva condiviso con la regista. Non semplici fotografie di guerra, ma frammenti di quotidianità ferita, dettagli che raccontano la vita sotto assedio attraverso la sensibilità di una ventiquattrenne che ha scelto la macchina fotografica come unico spazio di libertà.

La mostra nasce da una volontà precisa di Sepideh Farsi: continuare a far vivere lo sguardo di Fatma, proteggendo e diffondendo il suo lavoro. Ogni allestimento, infatti, prevede l’acquisto dei diritti delle immagini: un contributo diretto alla madre di Fatma, unica superstite della famiglia, e un gesto che trasforma l’esposizione in un atto concreto di solidarietà culturale.

Le anteprime e gli allestimenti

Le proiezioni-evento e le inaugurazioni della mostra toccheranno diverse città:

  • Firenze, 20 novembre – Cinema Spazio Alfieri (in collaborazione con COSPE)
  • Catania, 21 novembre – Cinema King
  • Roma, 23 novembre – Cinema Barberini (con dibattito Assopace, Emergency, MSF, AVS)
  • Milano, 25 novembre – Cinema Ariosto (con Ordine dei Giornalisti, Stampa Estera, Fondazione Diritti Umani, Articolo21)
  • Forlì, 26 novembre – Cinema Saffi
  • Roma, 26 novembre – Nuovo Cinema Aquila (con il giornalista Sabato Angieri)

Le tappe aggiornate della mostra sono disponibili sul sito ufficiale.

Il film: un archivio vivo, nato da pixel e voci condivise

Il documentario di Sepideh Farsi nasce da una lunga corrispondenza via videochiamata tra la regista e la fotoreporter. Un flusso di immagini, respiri e voci che diventa struttura narrativa e testimonianza storica. Fatma racconta in diretta la vita sotto i droni, il rumore dei crolli, il terrore dei cecchini: «Ogni secondo, quando cammini per strada, metti l’anima in mano e cammina», ripeteva per farsi coraggio.

Il 16 aprile 2025, un attacco aereo colpisce la casa degli Hassona: muoiono Fatma e nove membri della sua famiglia. Le chiamate preparatorie restano l’unico materiale possibile, trasformando il film in un archivio di resistenza involontaria, l’ultimo lascito di una reporter che voleva continuare a documentare «per poter raccontare ai miei figli quello che ho passato».

«Quando ho incontrato Fatma è avvenuto un miracolo. Lei è diventata i miei occhi a Gaza. – racconta Farsi – L’assassinio di Fatma cambia per sempre il significato del film».

Un testimone che passa di mano

PUT YOUR SOUL ON YOUR HAND AND WALK non è solo un documentario, ma il passaggio di un testimone: la volontà di Fatma di avere una morte rumorosa, che sia sentita da tutto il mondo trova oggi eco nelle sue immagini. La mostra e il film restituiscono la sua voce, trasformando il suo lavoro in un patrimonio collettivo che nessuna bomba è riuscita a cancellare.