Le foto di Elena Di Vincenzo raccontano il concerto di Marracash a San Siro: uno show potente tra arte e scenografie immersive.
È partito lo scorso 6 giugno da Bibione il MARRA STADI25, la tournée che incorona Marracash primo rapper in Italia a esibirsi in un tour negli stadi. Non solo un trionfo musicale: il tour del rapper milanese è un vero manifesto visivo. Scenografie potenti, richiami artistici e simboli politici trasformano gli stadi in un’opera aperta. Dalla scenografia alle coreografie, ogni frame racconta qualcosa. Elena Di Vincenzo ha immortalato per noi il live a San Siro: una narrazione per immagini che conferma Marracash come uno degli artisti visivamente più consapevoli del panorama italiano.
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Il tour è infatti accompagnato da un impiego di mezzi tecnologici e creativi mai visti prima per un tour di un artista italiano negli stadi. Un concept live magistrale, totalmente inedito e unico nel suo genere. Un’esperienza immersiva su più livelli.
Fabio vs Marracash: il conflitto al centro
Lo show, suddiviso in sei capitoli, si sviluppa come un epic movie dal vivo: al centro della scena il conflitto tra Fabio, l’uomo, e Marracash, l’artista, raccontato attraverso il repertorio dei suoi più grandi e recenti successi. Durante lo show, Fabio e Marracash scopriranno la loro inscindibile connessione, rivelata attraverso l’intensità delle performance dei brani della Trilogia: Persona (otto dischi di platino, 2019), Noi, Loro, Gli Altri (sette dischi di platino, 2021) ed È Finita La Pace (doppio disco di platino, 2024).
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La produzione mastodontica dello show, creata dal team tutto italiano di Ombra – studio basato a Londra – con la direzione artistica di Lorenzo De Pascalis, segna un’evoluzione rispetto al già imbattibile Marrageddon. «Fabio ha riposto ancora una volta fiducia in me e nella mia squadra per creare qualcosa di straordinario. – commenta De Pascalis – L’artista e la persona sono in conflitto e questo ci ha dato grande ispirazione per creare uno show negli stadi unico nel suo genere, ogni parte è interconnessa, ogni dettaglio è preso in considerazione. Ogni volta che abbiamo lavorato ad uno show con Fabio ci hanno detto E ora come farete a fare qualcosa di più di questo?. Con MARRA STADI siamo andati oltre, non solo come palco e tecnologia, ma anche a livello emotivo e di storytelling, è un’esplorazione unica di una trilogia musicale incredibile».
Robot, performer e scenografie immersive
A completare lo show, un corpo di ballo con otto ballerini diretto dal coreografo Carlos Kahunga Kamizele, una band dal vivo e una serie di performer e personaggi scenici che si alternano sul palco, mentre sullo sfondo dominano cinque imponenti robot costruiti per lo show alti dai tre ai sei metri, per un impatto visivo e narrativo totale. E naturalmente la presenza di MIND Industries, un’entità creata appositamente e incaricata del Monitoraggio Interiore per la Neutralizzazione del Distacco.
Sul palco, l’allestimento materico e immersivo ed effetti speciali sorprendenti, la voce di Matilda De Angelis – in un ruolo d’eccezione che aggiunge profondità e potenza all’esperienza – che, in un dialogo costante con Marracash, guida lo spettatore dentro un universo sospeso tra realtà e finzione.
«MARRA STADI25 è il live più importante della mia vita, non è solo un traguardo personale, ma un punto di arrivo di un percorso lungo, tradotto nella Trilogia. È il culmine di un percorso artistico e umano che mi ha visto mettere a nudo Fabio e Marracash, fino a scoprire che non possono più esistere separati. Questo tour è un esperimento emotivo e visivo, un viaggio dentro e fuori di me, costruito per essere vissuto insieme. Abbiamo alzato l’asticella perché era giusto farlo ora: per la musica, per la scena, per chi ci ha sempre creduto. È un live senza precedenti: oltre due ore di pura energia e spettacolo, un’esperienza dove il mio pubblico diventa parte integrante del racconto, scrivendo insieme una nuova pagina del rap italiano».