Con Generazione Europa abbiamo incontrato Paola Natalicchio, eurocandidata di “La Sinistra” nella Circoscrizione Meridionale, ex sindaca di Molfetta, attualmente consigliere comunale.

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Con Generazione Europa abbiamo incontrato Paola Natalicchio, eurocandidata di “La Sinistra” nella Circoscrizione Meridionale, ex sindaca di Molfetta, attualmente consigliere comunale.

Abbiamo posto alcune domande in merito a vari punti del programma e intrattenuto una chiacchierata molto piacevole con lei.
La Natalicchio si candida con “La Sinistra”, una lista unica che riunisce più partiti che si rifanno ad ideali di sinistra e che hanno deciso di mettere insieme le forze per provare a contrastare le forze sovraniste.

In che modo si può realizzare la “Rifondazione Democratica” di cui si parla nel vostro programma?

La Natalicchio ci ha spiegato il funzionamento della procedura legislativa puntualizzando il fatto che l’Europarlamento non gode di pieni poteri, ma è un organo “frenato” dalla procedura di codecisione che condivide col Consiglio Europeo.

“Esiste questo procedimento che prevede un doppio passaggio, che depotenzia la prerogativa dell’organismo Parlamentare. [..] Noi chiediamo sia una radicale riforma dei trattati, sia una revisione dei processi decisionali all’interno dell’Unione[..]”

Per quanto riguarda la questione ambientale, si sono create molte aspettative. In che modo le politiche ambientali si pongono alla base della questione economica?

Come altri esponenti in questi campagna, Paola Natalicchio, ci parla di un “Green New Deal”:

“Un patto tra ambiente e lavoro, che permetta di generare posti di lavoro e buona occupazione”

La Proposta del Salario Minimo Europeo è comune a molti partiti italiani. Quella de “La Sinistra” in cosa si differenzia da quella di PD e MoVimento 5 Stelle?

La proposta de “La Sinistra” è realmente differente da quella del PD e dei 5 Stelle. La Natalicchio parla di “due braccia che servono a costruire lo stesso obiettivo” e si tratta del Salario Minimo Europeo ed il Reddito Minimo Europeo.

“Proponiamo un Salario Minimo perchè non è possibile che ci siano Stati Membri in cui si guadagna molto ed altri in cui il costo del lavoro è abbattuto. Questo provoca delocalizzazione ed erosione dei diritti dei lavoratori. Chiediamo quindi che ci sia un Salario Minimo Europeo in modo da poter costruire uno Stato sociale unico[..]”

Per quanto riguarda il Reddito Minimo de La Sinistra: “E’ rivolto soprattutto ai giovani che non hanno conosciuto il lavoro a tempo indeterminato; e a chi non può lavorare in modo da servire come sostegno tra una fase lavorativa e l’altra[..]”

In Europa c’è una forte tendenza alla militarizzazione. Quali sono le conseguenze e come si può contrastare?

La Natalicchio, che è molto sensibile alla tematica della Pace, ci racconta della protesta dei portuali di Genova, che si sono rifiutati di far attraccare una nave che trasportava armi. Ci ha inoltre fatto vari esempi, come il polo minerario del Sulcis Iglesiante in Sardegna, di zone che sono state riconvertite alla produzione di armamenti per colmare il gap di occupazione ma fortunatamente “ci sono i movimenti in Sardegna che chiedono una riconversione ecologica di quel territorio”.

L’Onu ha espresso un parere sul Decreto Sicurezza. Qual è la sua opinione e quali sono le misure che sostiene “La Sinistra”?

“Io credo che il Decreto Sicurezza stia generando su scala internazionale un vergognoso “Caso Italia” che è a limiti della ammissibilità. Il Decreto Sicurezza ed il Decreto Sicurezza Bis, che arriva in CDM sottoforma di attacco alle fondamenta della Nostra Costituzione. Siamo arrivati a immaginare di multare chi presta soccorso in mare, quindi chi assicura il diritto umano alla mobilità[..]. Quindi penso che i Decreti Sicurezza e Sicurezza Bis ci stiano facendo tornare gravemente indietro nella costruzione della politiche di questo Paese.”

La Natalicchio ci ricorda quanto sia importante l’accoglienza, a proposito del suo operato come Sindaco di Molfetta, parlandoci di quando lei stessa fece aprire uno SPRAR e sottolineando quanto sia importante poter includere a livello socio-lavorativo le persone che arrivano da altri Paesi, al fine di convivere pacificamente ed evitare di creare situazioni in cui gli estremismi prendano il sopravvento.