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Siamo in piena campagna elettorale per le prossime elezioni europee.
I partiti di ogni paese membro dell’unione si danno battaglia per assicurarsi seggi nel nuovo e rinnovato Parlamento Europeo.
L’assegnazione dei seggi passa, come sempre, dal risultato delle operazioni di voto.

Elezioni europee, dove e quando si vota?

La maggior parte dei paesi europei apriranno i seggi elettorali domenica 26 Maggio, compresa l’Italia. Le operazioni di voto scatteranno di mattina presto, alle ore 7, e sarà possibile andare a votare fino alle 23 dello stesso giorno. Per votare sarà sufficiente recarsi presso il seggio elettorale in cui si è iscritti, muniti di documento d’identità valido e dell’immancabile tessera elettorale.

Elezioni europee, come si vota?

La scheda presenterà una serie di liste, rappresentanti i partiti o le coalizioni elettorali. Sarà possibile selezionare una sola lista mettendo una croce sul simbolo del partito. Selezionare più di una lista comporta l’annullamento della scheda. Accanto al simbolo si troveranno delle righe, nelle quali si potrà scrivere il cognome del candidato, o dei candidati, per cui si esprime una preferenza e appartenenti alla lista votata. Sarà consentito esprimere fino ad un massimo di tre preferenze, ma, se si scelgono due o tre candidati, questi dovranno essere di genere diverso, pena l’annullamento delle preferenze espresse.

Elezioni europee, l’assegnamento dei seggi

Le modalità di assegnamento dei seggi al Parlamento Europeo sono regolate in modo autonomo da ciascun paese membro.
In base alla popolazione di ogni Stato, a ciascuno spetterà un numero più o meno alto di rappresentanti in parlamento.
La Germania, ad esempio, deve assegnare 96 seggi, mentre l’Italia dispone solamente di 73 rappresentanti.

Il nostro territorio nazionale è diviso in 5 macro circoscrizioni elettorali (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e isole), ognuna delle quali assegnerà un numero di seggi proporzionale alla loro popolazione.
Il sistema elettorale italiano per il Parlamento Europeo è regolato da una legge del 1979 e prevede un metodo proporzionale.
Una legge del 2009, però, ha introdotto una soglia di sbarramento al 4%, che impedirà ai partiti meno votati di accedere all’assegnazione dei seggi.
Quindi attenzione, perché il meccanismo dei “resti più alti” prevede che i voti raccolti dai partiti, che non superano la soglia di sbarramento, vengano tramutati in seggi per chi ha ottenuto i migliori risultati nelle varie circoscrizioni.

Andare a votare il 26 Maggio è più importante che mai.
L’Europa ha bisogno di rinnovamento e sostegno, un impegno attivo per una sua valorizzazione, che passa dal nostro voto.