A Expo Osaka 2025, il corto ‘Sakura – Land of Symphony’ racconta l’incontro tra un violinista giapponese e il paesaggio marchigiano. Un progetto artistico tra musica e design.
A Expo Osaka 2025 il 2 giugno – presso l’Auditorium del Padiglione Italia – andrà in scena l’anteprima del cortometraggio Sakura サクラ – Land of Symphony. Il corto racconta il viaggio di Hitoshi, un violinista giapponese che perde la nave su cui doveva imbarcarsi ad Ancona e si ritrova, per una serie di coincidenze e incontri fortuiti, ad attraversare le Marche. In compagnia di Chiara, una designer marchigiana, Hitoshi scoprirà un’inaspettata sintonia emotiva con un territorio per lui sconosciuto.
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A Expo siamo infatti nel bel mezzo della settimana della Regione Marche e il corto è realizzato da Poliarte – Accademia di Belle Arti e Design, Gruppo Rainbow, parte del progetto Metaverso Raffaello, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e sostenuto dal Ministero degli Esteri per la partecipazione a Expo.
Road movie della durata di 15 minuti, il corto è girato interamente nelle Marche. Nel percorso – tra borghi, colline, antichi eremi e opere d’arte – Hitoshi viene progressivamente trasformato da ciò che lo circonda, finché un dettaglio all’apparenza insignificante non gli rivela che forse la nave perduta era un appuntamento col destino.
Il cortometraggio Sakura: trama e protagonisti
Scritto da Sergio Ramazzotti, con la regia di Paolo Doppieri e la direzione artistica di Marco Delio Rossi, l’opera ha l’intento di promuovere le Marche nel contesto internazionale, valorizzandone il patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo attraverso il linguaggio universale della musica e della bellezza. La produzione esecutiva è affidata a Roberto Venuso e alla sua società Genesis Srl, con il supporto di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura.
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Nel cast Dharma Mangia Woods nel ruolo di Chiara, Taiyo Yamanouchi (figlio dell’attore giapponese Hal Yamanouchi) nei panni di Hitoshi, Isabella Carloni interpreta la madre di Chiara e Alfredo Sorichetti è il direttore d’orchestra. Yukari Ishibashi nelle vesti di madre di Hitoshi, William Zhang è Hitoshi bambino e Giuseppe Lorenzo Quagliano interpreta il liutaio.

Le Marche in primo piano tra paesaggi, musica e design
Alcune sequenze del cortometraggio sono ambientate nella magnifica Tenuta di Tavignano di Cingoli, nell’area del Verdicchio dei Castelli di Jesi, azienda vitivinicola di Stefano Aymerich e Ondine de la Feld, resort di campagna immerso nella natura che aggiunge un tocco di magia e suggestione all’intera produzione.
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Altre scene chiave sono ambientate nella storica Liuteria Quagliano di Jesi, presso il Teatro dell’Aquila e il Palazzo dei Priori a Fermo, l’Arco di Traiano di Ancona, l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, lo Sferisterio di Macerata, il territorio di Urbino, il Parco del Conero e i Monti Sibillini.
Infine, alcune scene ambientate in Giappone sono state realizzate nella suggestiva struttura WabiSabi Culture a San Ginesio. Si tratta di una location che ricrea fedelmente e valorizza la cultura giapponese aggiungendo un ulteriore livello di emozione al progetto.
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Sakura a Expo Osaka: chi ha realizzato il progetto
La musica gioca un ruolo centrale: dalle location storiche che continuano a ospitare artisti mondiali, come il Teatro dell’Aquila, alla storica Liuteria Quagliano. Il corto vanta inoltre la presenza di musicisti, studenti e insegnanti del Conservatorio di Fermo, guidati dal Maestro Luca Marziali.
La musica è stata creata dai musicisti e sound designer di invisi, studio creativo giapponese specializzato nel suono. L’autore è Stefano Stèv Fagnani, musicista marchigiano che lavora tra Giappone e Italia, e Yudai Iwata si è occupato del mastering. Il brano del primo atto della Madama Butterfly, composta da Giacomo Puccini, è stato eseguito dal direttore d’orchestra Fabrizio Castania.
Know-how e convivialità trovano il connubio perfetto in un prodotto di questa terra: il vino. Protagonista la storica cantina familiare Umani Ronchi, dal 1957 sinonimo di eccellenza e di grandi vini premiati e rappresentativi della regione.
Spinosi, con la sua gastronomia di alta qualità, porta in scena i sapori tipici delle Marche. Lardini firma l’abbigliamento del protagonista maschile. Cult si occupa delle calzature della protagonista femminile, vestita da Gaia Segattini Knotwear, brand di maglieria sostenibile e Società Benefit. Fabi Shoes firma, infine, le calzature dei personaggi maschili.
Cantieri delle Marche arricchisce la produzione con rendering di yacht, bozzetti, disegni a mano, sketchbook e materiale fotografico originale, portando l’eccellenza nautica marchigiana sullo schermo.
Il Metaverso Raffaello e il MADE Museum
L’evento, in programma il 2 giugno alle ore 11.30 presso l’Auditorium del Padiglione Italia, vedrà la partecipazione di Iginio Straffi (Fondatore e Presidente Rainbow, Presidente Poliarte), Sergio Ramazzotti (autore e giornalista), Michele Capuani (Direttore Poliarte) e Andrea Agostini (Presidente Fondazione Marche Cultura). Dopo la proiezione, si discuteranno le finalità del progetto Metaverso Raffaello. Il progetto è nato per valorizzare il patrimonio artistico e industriale della regione attraverso le istituzioni AFAM e i linguaggi dell’industria creativa.
Nel pomeriggio, sempre presso l’Auditorium di Palazzo Italia, verrà presentata un’anteprima di MADE – MArche DEsign MUSEUM. È il primo museo digitale dedicato all’industria creativa marchigiana: abiti, scarpe, strumenti musicali e mobili sono da oltre un secolo la vera ricchezza delle Marche. La grande tradizione di arte e artigianato si è trasformata in un formidabile sistema industriale, che ad Osaka rappresenterà l’eccellenza del design italiano.
MADE Museum è realizzato da Poliarte in collaborazione con il CNR e tantissime aziende del territorio, e sarà online nel 2026. A presentarlo in anteprima saranno Michele Capuani, direttore di Poliarte, e Carlo Vannicola, Presidente del Comitato Scientifico di MADE Museum. Saranno inoltre presenti Daichi Iwase, Ph.D. presso la Tokyo Zokei University, Tatsu Matsuda, professore associato presso il dipartimento di Design della Shizuoka University of Art and Culture e Keito Oonogi, professore presso la Kyoto University of Arts.