Un ex fienile diventa hub sociale grazie al progetto architettonico di Atelier(s) Alfonso Femia per la Fondazione Caterina Dallara.
La Fondazione Caterina Dallara apre i battenti il 1° luglio 2025 lungo la Strada Blu (SP28) a Varano de’ Melegari (nel parmense), vicino a Dallara Automobili, con un progetto architettonico firmato da Alfonso Femia/Atelier(s) Alfonso Femia. Trasformando un vecchio fienile in un centro sociale leggero e integrato, l’opera riflette le intenzioni filantropiche di Giampaolo e Angelica Dallara, focalizzate su giovani, fragili e ambiente.
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L’edificio, un tempo anonimo fienile rurale, si trasforma in un simbolo di impegno sociale grazie a Femia. Le sue pareti ospitano uno sciame di farfalle bianche e blu, realizzate dal ceramista Danilo Trogu, parte del Bestiario Mediterraneo. Queste decorazioni, che ispirano il logo di Gianluigi Pescolderung (Tapiro Design), catturano lo sguardo dai finestrini della SP28, invitando a rallentare e apprezzare luce e colori. La facciata d’ingresso si apre sulla strada, mentre il retro si affaccia sul torrente Ceno, contornato dal Parco dei Melograni, creando un dialogo naturale con il territorio della Val Ceno.

La struttura, lunga 25 metri e larga 13, si sviluppa su due livelli sfalsati: un piano seminterrato e un piano terra con terrazza coperta, adattandosi al declivio. Materiali come listelli metallici champagne, brise soleil in legno pre-composto e una copertura con pannelli solari nascosti ne accentuano la leggerezza. Una scala esterna in calcestruzzo e grandi serramenti a bilico sul parco garantiscono trasparenza e vista panoramica, mentre l’auditorium, sale riunioni e spazi polifunzionali ne fanno un hub comunitario.
Sintonia tra committente e architetto
Il presidente Giampaolo Dallara spiega: “Volevamo che la nostra Fondazione trovasse sede in un edificio oggettivamente bello, ma non imponente. Attrattivo per stimolare il desiderio di ritrovarsi insieme. Evocativo dei sentimenti che ci hanno guidati nella istituzione della Fondazione. Siamo grati ad Atelier(s) Femia che ha saputo interpretare e concretizzare con sensibilità il nostro desiderio”.
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Aggiunge, quindi, la vicepresidente Angelica Dallara: “Quando una comunità, con le sue diverse generazioni, si ritrova in un luogo creato con cura alla bellezza e ai dettagli, se ne appropria con rispetto. Nello stesso tempo è orgogliosa di lasciare la sua impronta”. L’obiettivo è migliorare la vita locale, contrastare disuguaglianze e promuovere cultura, in linea con il progetto della Dallara Academy (2018).
Gli stessi principi sui quali ha voluto lavorare Femia: “La fondazione Caterina Dallara è un progetto che guarda al futuro del territorio della Val Ceno, idealmente di tutti i territori delle aree interne. L’architettura attribuisce valore ed è elemento attrattore per attivare un dialogo intergenerazionale, formativo e culturale con le comunità.” Il portico, espansione verso l’esterno con listelli metallici e rete triangolare, simboleggia proprio l’ospitalità e la socialità, invitando al confronto.

Con la sua vocazione sociale, la Fondazione ambisce a diventare un punto di ritrovo per la Val Ceno, valorizzando il paesaggio rurale parmense. Raggiungibile in auto (SP28) o con bus da Parma, l’inaugurazione il 1° luglio include visite guidate gratuite su prenotazione. Orari e dettagli sul sito ufficiale.
Immagini da Ufficio Stampa