BAC Bellano Arte Cultura inaugura un nuovo progetto espositivo dedicato alla memoria fragile del paesaggio. Fino al 12 aprile 2026, la mostra Elegia per un ghiacciaio di Marco Cordero, a cura di Chiara Gatti, occupa due luoghi simbolici del borgo: l’antica chiesa sconsacrata di San Nicolao e il Museo Giancarlo Vitali.
Dopo l’omaggio estivo a Marina Apollonio, il nuovo capitolo del programma di BAC conferma la vocazione del progetto a intrecciare l’identità del territorio con linguaggi contemporanei, invitando artisti a dialogare con spazi carichi di storia.
Marco Cordero, scultore che da anni indaga la vulnerabilità della biosfera, costruisce la sua ricerca attraverso materiali inattesi. CI sono libri, carte, parole e polveri. Nelle sue opere, la materia viene lavorata “per via di levare”, scavata e erosa fino a evocare superfici rocciose, venature marmoree e processi di disgregazione naturale.
Le opere
Nella navata romanica di San Nicolao e nelle sale del Museo Vitali, le sculture dell’artista restituiscono un paesaggio interiore che riflette lo scioglimento dei ghiacciai, l’erosione delle montagne e l’entropia che governa la natura. Tra le opere principali, una pietra sopra, installazione costruita con una colonna di quotidiani del dopoguerra – copie del Corriere della Sera stratificate come fossero geologia della memoria – rievoca il fenomeno orografico dei massi erratici che, poggiando sui ghiacciai, proteggono ciò che resta del loro corpo.
Accanto, la scultura ETNOM nasce da un calco diretto realizzato dall’artista su una roccia del Monte Verità di Ascona. Cordero ne ha tratto una fusione in alluminio che diventa un bacile argentato, quasi una fonte rituale, dove la materia terrestre ribalta la propria prospettiva e si fa contenitore d’acqua, memoria e sacralità.
LEGGI ANCHE: — Cinque capolavori che hanno raccontato la neve nella storia dell’arte
Nell’abside di San Nicolao, inoltre, il progetto ospita anche la video-installazione che dà il titolo alla mostra, prodotta da Storyville e ispirata al concerto Elegy for the Arctic di Ludovico Einaudi (2015, Greenpeace). Un montaggio di materiali filmici d’inizio Novecento compone un viaggio sospeso tra ghiacci e cordate, evocando un tempo in cui il rapporto tra uomo e montagna era ancora improntato a equilibrio e rispetto.
Elegia per un ghiacciaio rientra nel programma della Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, iniziativa che accompagnerà il Paese verso i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali con un percorso diffuso dedicato a arte, memoria e territorio
Immagini da Ufficio Stampa