La restituzione dei Bronzi del Benin è realtà: 119 opere d’arte saccheggiate tornano dalla collezione olandese alla Nigeria, con cerimonia ufficiale a Lagos.

Si avvicina la data della riconsegna da parte dei Paesi Bassi di 119 bronzi del Benin alla Nigeria. Come confermato anche dall’ambasciata olandese nel paese africano, i bronzi tornano a casa il 16 giugno, con una cerimonia di consegna prevista per il 21 giugno presso il Museo Nazionale di Lagos. Non l’ultima fermata per le opere in questione: i bronzi si sposteranno infatti poi al Museo Nazionale di Benin City, capitale del Regno Edo.

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Si tratta di un’operazione di enorme importanza nel mondo della storia dell’arte, in primis perché è il numero più grande di artefatti riconsegnati alla Nigeria in una volta sola. In secondo luogo, segna un capitolo importante nelle operazioni di decolonialismo, dialogo intercontinentale e futuro museale post-coloniale.

Dall’invasione coloniale alla giustizia culturale: 128 anni dopo

I bronzi del Benin furono infatti trafugati nel 1897, quando i britannici invasero Benin City. Fu una reazione all’uccisione di nove ufficiali inglesi durante un’operazione di commercio con il Regno del Benin, all’epoca indipendente. Fu violenta e senza scrupoli: non solo le truppe britanniche uccisero migliaia di cittadini, ma incendiarono la capitale del regno, rubando tutto ciò che potevano dal palazzo reale (inclusi i bronzi del Benin).

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I manufatti furono poi venduti per finanziare le spedizioni – messi all’asta o ceduti ai Musei – e si dispersero in tutto il mondo. Sono 50 anni che la Nigeria combatte per riaverli indietro: un dovere da cui i Paesi Bassi non si sono considerati esenti. 113 bronzi del Benin partiranno infatti dal Wereldmuseum di Leiden, mentre sei arrivano da Rotterdam. «Credo – ha commentato la direttrice del Museo di Leiden Marieke van Bommel – che siamo tutti d’accordo nel pensare che questa collezione non appartenga ai musei europei. Speriamo che altri paesi seguano il nostro esempio». Il Museo di Leiden sostituirà i bronzi del Benin con una mostra di arte contemporanea.

Foto: Shutterstock

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