Dopo l’attacco costato la vita a due giovani diplomatici israeliani, avvenuto davanti al museo, il Capital Jewish rilancia la sua missione: raccontare la memoria ebraica e promuovere il dialogo.
«Stiamo lavorando per riaprire il museo nei prossimi giorni, con tutte le misure di sicurezza necessarie, così da poter tornare a raccontare la storia dell’ebraismo a Washington a migliaia di visitatori da tutto il mondo», queste le parole dei direttori del Capital Jewish Museum, nel centro di Washington DC, l’edificio davanti al quale il 21 maggio due membri del personale dell’Ambasciata d’Israele, Yaron Lischinsky (28 anni) e Sarah Milgrim (26 anni), sono stati tragicamente uccisi a colpi d’arma da fuoco dopo aver partecipato a un evento organizzato dall’American Jewish Committee.
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Per il duplice omicidio, che il direttore delll’FBI ha definito «un atto di terrorismo», è stato arrestato un 30enne di Chicago, Elias Rodriguez che avrebbe detto: «L’ho fatto per Gaza».
La direttrice del Capital Jewish, Beatrice Gurwitz, ha espresso profondo dolore per l’accaduto. Ha inoltre sottolineato l’impegno dell’istituzione nel raccontare la storia della comunità ebraica di Washington e nel promuovere il dialogo interculturale. Jojo Kalin, membro del consiglio dell’American Jewish Committee, ha commentato amaramente. «È profondamente ironico che stavamo parlando di costruire ponti – ha detto – e siamo stati colpiti da un tale odio».
Capital Jewish Museum di Washington, baluardo di storia ebraico
«In un atto orribile di violenza antisemita, un uomo armato ha attaccato la nostra amata comunità. Questa tragedia è devastante. Atti di terrorismo come questo cercano di incutere paura, zittire le voci e cancellare la storia, ma ci rifiutiamo di lasciarli vincere. Il Capital Jewish Museum è stato fondato per raccontare la storia secolare della vivace comunità ebraica della regione di Washington e noi siamo orgogliosi di raccontare queste storie di vita ebraica. Con il nostro lavoro, condividiamo queste narrazioni per costruire ponti e aprire dialoghi nella nostra bellissima città», così si è conclusa la dichiarazione del Consiglio del Museo di Washington, fondato nel 1960.
Il cuore pulsante del Museo, che ha preso l’attuale nome nel 2018 con l’apertura della nuova sede al 575 3rd Street NW, è la storica sinagoga Adas Israel, costruita nel 1876, che è l’edificio sinagogale più antico sopravvissuto nella città. Questa sinagoga ha subito diversi spostamenti nel corso degli anni per preservarla e nel 2019 è stata integrata nella nuova struttura del museo, dove offre ai visitatori un’esperienza immersiva nella storia ebraica della regione.
Il Capital Jewish Museum è un collettore culturale di esperienze e intreccio di comunità: l’ultima mostra in corso, aperta dal 16 maggio 2025 al 4 gennaio 2026, esamina l’intersezione tra identità ebraica e LGBTQ+ nella capitale.