La statua che ritrae Melania Trump in Slovenia è scomparsa: una vita non facile per l’opera di Brad Downey.
La statua di Melania Trump a Sevnica, in Slovenia, è scomparsa. Dell’opera – apparsa sulla riva del fiume Sava nel luglio 2020 – è rimasta solo la base e, in tutto il mondo, già si mormora che la statua sia vittima di una vera e propria maledizione. Realizzata dall’artigiano Ales Maxi Zupevc – che ha disegnato le fattezze della First Lady partendo da un unico pezzo di legno – la statua, già un anno dopo il suo svelamento nel 2019, fu infatti data alle fiamme.
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L’artista americano Brad Downey, che aveva commissionato a Zupevc lo stampo in legno, aveva però per fortuna già realizzato la sua versione in bronzo. Nello stesso luogo della statua in legno, apparve dunque l’opera in bronzo di Downey. «È solida, fatta di materiali resistenti che non possono essere distrutti», disse all’epoca dell’inaugurazione Downey. Ovviamente, nessun materiale può resistere a un furto e la polizia ha già avviato le ricerche del caso.
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C’è del politico in questa faccenda? Stando a quanto riporta la BBC, Brad Downey non ha mai negato le sue intenzioni nel commissionare lo stampo e realizzare l’opera. Maxi vanta le stesse origini di Melania Trump (è nato nello stesso ospedale lo stesso anno) e, mentre la First Lady ha ottenuto molto velocemente la propria cittadinanza americana, Downey è molto aperto nel criticare le politiche sull’immigrazione del Presidente USA. Secondo Downey, il furto ha dunque «a che fare con la ri-elezione di Trump».
Foto: Shutterstock