L’artista milanese torna con un nuovo intervento artistico nella sua città a sostegno dei diritti LGBTQ+ in occasione del Pride Month.

L’artista milanese Rigaff, al secolo Riccardo Gaffuri, torna a colpire con un nuovo murale in occasione del Pride a Milano in programma il 28 giugno, consolidando così la sua fama di maestro della street art sociale. Dopo il successo dell’opera dell’anno scorso, Rigaff presenta Politic POP n. 10, lavoro satirico che unisce arte e critica politica, visibile da oggi in Via Melchiorre Gioia, lungo il percorso del corteo, e in Viale Monza sotto il ponte della metro Rovereto. Un evento artistico che celebra i diritti umani con un tocco provocatorio, attirando appassionati e curiosi.

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Il Signore dei No: satira e simbolismo nel nuovo murale

Il nuovo murale di Rigaff si inserisce nella sua acclamata collezione Politic POP, ispirandosi alla saga cinematografica Il Signore degli Anelli. L’opera reimmagina le maestose statue degli Argonath come una poderosa raffigurazione di Donald Trump, ribattezzato Il Signore dei No, un monito ai limiti di accoglienza della sua amministrazione. Con un’estetica imponente e dettagli caricaturali, Rigaff trasforma il leader politico in un simbolo di negazione, riflettendo sull’esclusione e sull’intolleranza.

La scelta del 28 giugno, data del Pride, amplifica il messaggio. L’arte diventa uno strumento di denuncia sociale. Un vascello di diritti che trasporta esseri umani verso l’accettazione universale, senza clamori o preferenze, ma con la semplice richiesta di normalità. Noto per il suo impegno su temi politici e sociali, Rigaff utilizza colori vivaci e linee decise per catturare l’attenzione. E il murale in Via Melchiorre Gioia, posizionato strategicamente lungo il corteo, sarà un punto focale per i partecipanti, mentre quello in Viale Monza si inserisce nella “Saga Trump”, una serie che documenta le controversie del politico americano.

RIGAFF
PoliticPop / Immagine da Ufficio Stampa

Nato a Milano, Rigaff ha costruito la sua carriera intrecciando satira e attivismo. La sua opera del 2024, sempre legata al Pride, aveva già conquistato il pubblico con un’immagine di un arcobaleno che sfidava simboli autoritari, un tema che evolve nel 2025 con Politic POP n. 10. La collocazione urbana delle sue creazioni, accessibile a tutti, riflette la missione della street art. Ovvero, democratizzare l’arte e stimolare il dibattito. I muri di Milano, da Via Melchiorre Gioia a Viale Monza, diventano così tele vive, dove l’impatto visivo si mescola a un messaggio politico forte.

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La tecnica di Rigaff combina stencil e pittura acrilica, strumenti che gli permettono di lavorare rapidamente in spazi pubblici. Il murale di Via Melchiorre Gioia, alto circa 5 metri, domina l’incrocio con Viale Monte Grappa, mentre quello di Viale Monza, sotto il ponte Rovereto, si integra con l’architettura industriale, creando un contrasto artistico suggestivo. Entrambi sono stati realizzati con il supporto della comunità locale e di associazioni LGBTQ+, evidenziando un lavoro collettivo che rafforza il legame con il Pride.

Immagini da Ufficio Stampa

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