Fino al 6 aprile 2026 il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese (TN) ospita There is so much we can learn from the sun. Si tratta della mostra personale di Marinella Senatore, una delle artiste italiane contemporanee più riconosciute sulla scena internazionale. Curato da Elsa Barbieri, il progetto conferma la vocazione del museo trentino a essere uno spazio aperto fra arte, vita quotidiana e partecipazione collettiva.
La pratica di Senatore, da sempre fondata sul coinvolgimento diretto delle persone, trova a Cavalese un terreno particolarmente fertile. L’artista ha incontrato nei mesi scorsi abitanti di età e provenienze diverse, in due workshop che hanno messo al centro il senso di comunità, la condivisione e il potere emancipativo dell’arte. Da questa esperienza nasce un nuovo lavoro, un collage in nove elementi, concepito come cuore pulsante della mostra.
«Marinella Senatore in ottobre ha incontrato un gruppo di abitanti, bambine, adulti, anziani, coltivando, tutti insieme, partecipazione, che è al contempo processo ed esito di un cambiamento. […] Le connessioni di questi due incontri confluiscono in un nuovo lavoro di Marinella Senatore, un collage in 9 elementi, che sarà posto al cuore di There is so much we can learn from the sun per raggiungere chiunque», dichiara Barbieri.
A partire da questo lavoro inedito, che dà anche il titolo alla mostra, l’esposizione si sviluppa come un’esperienza immersiva e corale. «Come artista, il mio ruolo è quello di attivare un meccanismo con l’intenzione di generare una forza trasformativa che nasce dall’incontro tra i suoi elementi costitutivi. Raggiungendo infine lo spettatore», spiega Senatore. Le opere in mostra – dagli autoritratti alle tele della serie Make it shine, dalle sculture luminose in vetro ai neon – invitano il pubblico a riconoscersi parte attiva di un racconto condiviso.
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Il percorso si arricchisce inoltre dei collage della serie The School of Narrative Dance – Storyline e della luminaria Alliance des corps. In questo contesto, il corpo – quello dell’artista e quello dei visitatori – diventa elemento centrale, veicolo di relazione e consapevolezza. La mostra travalica i confini del museo e si estende nello spazio urbano.
Cinque grandi opere tessili della serie I Contain Multitudes trasformano Piazzetta Rizzoli in un ambiente visivo potente, richiamando la tradizione dei gonfaloni e dei manifesti dei movimenti operai. Le opere, realizzate con il contributo di artigiani locali e materiali del territorio, resteranno visibili per tutta la durata dell’esposizione, rafforzando il dialogo tra arte contemporanea e comunità.
«Il lavoro che stiamo portando avanti mira a rendere il Museo d’Arte Contemporanea un luogo sempre più aperto. Vissuto e capace di dialogare con la comunità». Sono le parole di Fulvio Vanzo, Assessore alla Cultura del Comune di Cavalese. «Non solo uno spazio espositivo, ma un presidio culturale che entra nella quotidianità di Cavalese e contribuisce a rafforzare la sensibilità artistica del territorio. […] La mostra contribuisce quindi a consolidare l’identità del museo come realtà viva e capace di dialogare con un pubblico ampio e internazionale. »,
Il progetto si inserisce pienamente nel programma dell’Olimpiade Culturale, come sottolinea Domenico De Maio. «La mostra di Marinella Senatore rappresenta in modo esemplare lo spirito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Un progetto che mette al centro le comunità, valorizza i territori e riconosce nella cultura una forma fondamentale di partecipazione. Il lavoro collettivo nato a Cavalese dimostra che l’arte può diventare un’esperienza condivisa. È un contributo prezioso nel percorso che condurrà la Val di Fiemme a essere uno dei cuori culturali dei Giochi del 2026».
Immagini da Ufficio Stampa