La Fondation Cartier presenta un progetto artistico che ripensa lo spazio urbano includendo le specie non umane, tra architettura, utopia e ricerca.

loading

In occasione dell’apertura dei nuovi spazi della Fondation Cartier pour l’art contemporain in Place du Palais Royal a Parigi, Stefano Boeri e Andrea Branzi presentano Animaux dans la Ville, un nuovo progetto artistico realizzato in collaborazione con RATP, l’ente che gestisce i trasporti pubblici parigini. L’intervento entra in dialogo con le alcove della galleria Valois all’interno della stazione della metropolitana Palais-Royal – Musée du Louvre, trasformando uno spazio di passaggio quotidiano in un luogo di riflessione sul futuro della città.

L’articolo continua più sotto

La nostra newsletter bisettimanale dedicata al mondo dell’arte e della cultura

LEGGI ANCHE: I bambini invisibili di Banksy: il nuovo murale che interroga Londra

Il progetto affonda le sue radici in una ricerca portata avanti da anni da Boeri e Branzi sul rapporto tra ambiente urbano e specie viventi non umane. A partire da un lavoro sviluppato nel 2008 sul futuro di Parigi, e attraverso le esperienze maturate all’interno delle riviste Domus e Abitare e al Politecnico di Milano, Boeri ha elaborato l’idea di un’etica urbana non antropocentrica, capace di includere nelle politiche urbane anche il punto di vista e i diritti di animali e altre forme di vita.

Animaux dans la Ville e l’idea di un’etica urbana non antropocentrica

Animaux dans la Ville ripercorre le tappe principali di questa riflessione. Nel 2008, rispondendo a una richiesta del governo francese di nuove visioni per la Grande Parigi, Boeri e Branzi immaginarono una metropoli attraversata da animali liberi, come vacche sacre e scimmie, per scardinare l’idea di una città progettata esclusivamente per l’uomo. In quegli anni Branzi sottolineava come la presenza animale nel tessuto urbano potesse contribuire a una riduzione dello stress collettivo.

Tra il 2014 e il 2016, questa visione è stata ulteriormente sviluppata da Boeri insieme agli architetti Michele Brunello e Azzurra Muzzonigro attraverso una serie di workshop al Politecnico di Milano, in cui gli studenti erano invitati a progettare assumendo il punto di vista di una specie non umana. Le proposte emerse da questo percorso confluirono nel 2017 in una mostra al Museo di Storia Naturale di Milano.

Nel 2023 Andrea Branzi è tornato su questi temi con una serie di collage in cui presenze animali inattese popolano luoghi iconici di Parigi. Con il suo approccio ironico e visionario, Branzi ha delineato una nuova idea di modernità. Idea aperta alla pluralità degli esseri viventi e a un diverso equilibrio tra città e natura.

La mostra Animaux dans la Ville sarà visitabile fino al 28 febbraio 2026. Il progetto grafico è a cura di Lorenzo Mazzali. La supervisione degli archivi e della ricerca per Milano Animal City fa invece capo a Maria Lucrezia De Marco e Livia Shamir.

Foto Ufficio Stampa

Revenews